“E’ stata la nostra tenacia e la collaborazione avviata anni fa con il Centro Fitosanitario della Regione Toscana se  finora è stato salvato quasi l’intero patrimonio di palme di Forte dei Marmi. Altro che le sollecitazioni del consigliere Giannotti”. L’assessore all’ambiente Emanuele Tommasi risponde fermamente  alle critiche del rappresentante di opposizione Fabio Giannotti. “Un impegno costante  nel tempo – prosegue Tommasi-  che ci ha permesso di  monitorare lo stato di salute delle circa cinquecento palme dislocate sul territorio e  di contenere la loro  moria  causata dal punteruolo rosso. Compresa l’organizzazione di  un seminario  a Villa Bertelli nel 2013, dove, oltre ai tecnici della Regione, sono intervenuti i rappresentanti dei Comuni della Versilia, della Provincia di Lucca e Massa Carrara, nonché tante ditte private interessate. Proprio perché il punteruolo non rispetta i  confini amministrativi. Risultati alla mano,  per adesso, abbiamo salvato la stragrande maggioranza degli esemplari. Non solo. Una capillare informazione  per favorire anche la cooperazione dei privati, ci ha aiutati a contenere il diffondersi dell’epidemia, che in altri luoghi ha letteralmente decimato questa specie tropicale di Arecaceae, dato che non c’è ancora un rimedio efficace.  Qui non è stato cosi e in futuro andrà ancora meglio. Il servizio di pronto intervento, che abbiamo messo a punto dopo il fortunale del 5 marzo 2015, infatti, servirà anche per le palme, mettendo a disposizione squadre di operai 24 ore  su 24, senza dover aspettare i  tempi più lunghi  della burocrazia. Quanto fatto per  contenere i danni del punteruolo rosso- conclude Tommasi – è  stato veramente tutto ciò che era nelle nostre possibilità, economiche e logistiche”. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Anche di Fabio Giannotti, che per convenienza li ignora”.

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Forte dei Marmi punteruolo rosso Regione Toscana

ultimo aggiornamento: 14-12-2016


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