SE E’ VERO che solo chi cade può risorgere, per il Viareggio – da poche ore affidato alle cure di Bruno Russo (direttore sportivo) e Simone Giuli (allenatore) – scocca l’ora di rimettersi in piedi per andare a caccia di quella salvezza che a questa punto della stagione diventa l’obiettivo prioritario. Dopo avere coltivato sogni (effimeri) di gloria seguendo il progetto-bluff di Fabrizio Tonelli, è scoccata l’ora di rimanere ragionevolmente con i piedi a terra e di rimandare a fine stagione gli ‘eventuali’ processi.
Viareggio, il cammino in campionato
LE ULTIME due prestazioni dei bianconeri hanno prodotto sconfitte pesanti visto che in campo sono andati i giocatori della formazione Juniores che peraltro, soprattutto con il Savona – ben diretti dall’ex campione italiano juniores sui 110 ostacoli degli anni ’70, Maurizio Gori – , non hanno demeritato. Nel panorama del calcio della serie D, non c’è solo il Viareggio ad essere in ambasce e a mandare in campo i giovani della Juniores: altre formazioni, che nelle scorse stagioni erano in Lega Pro, si trovano con l’acqua alla gola. Torres, Lecco, Grosseto, Foligno sono in mezzo al guado: mal comune, mezzo gaudio… Ma ora che il Viareggio ha voltato pagina, grazie a quei 50mila euro che gli sportivi e i soci del club ‘Angelo Francesconi’ hanno raccolto per evitare la messa in liquidazione della società è necessario che la rivoluzione possa produrre in tempo brevi una squadra-squadra in grado di lottare ventre a terra nelle prossime diciotto giornate di campionato.
Viareggio, impresa salvezza
L’IMPRESA non è facile ma se Russo e Giuli hanno raccolto in testimone, vuole dire che sono pronti ad accettare la sfida. Staremo a vedere come cambierà l’organico, se la nuova rosa dei giocatori bianconera sarà più salmastroso, soprattutto se avrà un tasso tecnico e soprattutto caratteriale in grado di garantire, ventre a terra, un girone di ritorno ricco di punti. Punti salvezza. Salvarsi stavolta più che mai, equivale ad una vittoria di campionato. Adelante… con passione.
