Un itinerario alla scoperta del personaggio tra storia, arte e tradizione. Il carro “Maschere d’Italia omaggio ad Alfredo Catarsini”, in fase di ultimazione, è realizzato con elementi che richiamano la sua carriera artistica come pittore. La pedana, aggregativa realizzata dall’Istituto Don Milani in collaborazione con Liceo Artistico Stagi di Pietrasanta, sarà presente alle sfilate del Carnevale di Viareggio 2017. Un grande lavoro per gli studenti per l’esecuzione degli elementi decorativi cari a Catarsini.

La pedana svilupperà il tema carnevale con le maschere d’Italia una sorta di riunione del nostro territorio , le maschere regionali con al centro il nostro Burlamacco, rigorosamente in carta a calco. Il carro sarà un atelier proprio dedicato all’artista: un itinerario alla scoperta del personaggio tra storia, arte e tradizione . Il colore della struttura avrà tutte le tonalità grigio) per far risaltare le maschere. Tutti gli inserimenti sono naturalmente in carta a calco, che gli studenti eseguiranno nei corsi pomeridiani. La struttura avrà anche un’apertura esterna con ricostruzione dell’atelier di Catarsini, dove troverà posto anche Burlamacco ospite dell’artista.

La novità di quest’anno sarà la banda musicale dell’Istituto con la sfilata a terra, e le diverse mascherate dei bambini delle scuole d’infanzia e delle primarie vestiti da Burlamacco. La nipote dell’artista Elena Martinelli ha visitato i laboratori dell’Istituto, salutata dalla dirigente Nella De Angeli, dal prof. Franco Benassi responsabile del progetto

pedana aggregativa Alfredo Catarsini Elena Martinelli

ALFREDO CATARSINI cenni biografici

Viareggio, 17 gennaio 1899 – 28 marzo 1993

Catarsini nizia a dipingere molto presto. E’ ancora ragazzo quando va a Parigi dove incontra Amedeo Modigliani. Viani lo riteneva uno dei più interessanti artisti viareggini. Nel ’39 vince il Premio “Cremona” e nel ’40 – ’41 rappresenta l’arte italiana ad Hannover. Nel ’42 è invitato alla XXIII Biennale di Venezia; nel’43 è alla IV Quadriennale romana. Dopo la guerra, partecipa alle Biennali del ’48 e del ’50 e alle Quadriennali del ’52, del ’56 e del ’59.

La sua pittura trova ispirazione dal mare, con il quale mantiene un profondo e insostituibile amore, che traduce nella suggestione offerta dalle darsene coi cantieri, le barche, le vele, i calafati, i pescatori. La sua lunga vicenda pittorica – muore a Viareggio il 28 marzo 1993.

Una pittura sempre coerente alla sua formazione, impegnata nei paesaggi, nei ritratti, nelle figure femminili, nelle nature morte.  Silenzioso e dolce osservatore dell’ambiente umano, nel suo contesto naturale, fa dire, già nel lontano 1942, al poeta Alessandrini “….mirabile per castigatezza del disegno e vigorosa armonia.”  Attraversando tutto il Novecento, ne avverte i tumulti innovativi, ne sperimenta “ismi” e correnti. I suoi due periodi “Riflessismo” e ” Simbolismo Meccanico”, affrontano il dramma della civiltà delle macchine, della alienazione e della solitudine.

Nel dopoguerra insegna all’Istituto d’Arte “Stagio Stagi” di Pietrasanta ricoprendo la cattedra di Disegno dal Vero.  Attento alle cose della sua terra collabora attivamente ai quotidiani e a Versilia Oggi.  Tra il 1986 e il 1992 soggiorna per lunghi periodi a Lodi dove, nel ’90, gli viene assegnato il prestigioso premio “Arvini”.  Sue opere sono in collezioni pubbliche tra cui le Gallerie d’Arte Moderna di Milano, Ferrara, Roma, Lodi, Viareggio, Pietrasanta, Pisa, Parigi e nel Museo d’Arte di Monaco di Baviera.

Di lui hanno scritto: Enrico Pea, Emanuele Bugatti, Everardo Dalla Noce, Paolo Levi, Mario De Micheli, Tommaso Paloscia, Sergio Solmi, Pier Carlo Santini, Leonida Repaci, Antonella Serafini, Mario Quadraroli, Alfonso Gatto, Krimer, Carlo Carrà, Raffaello Bertoli, Dino Carlesi, Schneeberger, Raffaele De Grada, Enrico Dei, Nicola Micieli, Bode, Carlo Ludovico Raggianti e Antonio Paolucci.

Nel 2003 è stato riallestito il suo Atelier nelle soffitte di Villa Paolina Bonaparte a Viareggio che ha utilizzato per più di 50 anni fino alla sua morte.

Una stanza ospita il suo archivio storico riordinato a cura dell’Istituto Storico Lucchese.

Il 10 ottobre 2005 il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha notificato alla Soprintendenza speciale per il Polo Museale fiorentino il decreto di accettazione dell’opera “Autoritratto del ‘34” donata alla Galleria degli Uffizi. Il dipinto è stato preso in carico inventariale al n. 10349 del Giornale di Arte Antica.

L’8 settembre 2006, grazie all’interessamento del Parroco Don Rodolfo Rossi, è stato inaugurato il restauro degli affreschi che Catarsini ebbe l’incarico di eseguire nell’abside nella Chiesa parrocchiale di S. Martino in Freddana nel lontano 1944.

Il 17 gennaio 2009 l’Amministrazione Comunale di Viareggio, ha ospitato le manifestazioni per la ricorrenza dei 110 anni dalla nascita che si sono protratte con diverse iniziative a Viareggio e a Lucca nel corso dell’anno per concludersi con la mostra a Villa Paolina Bonaparte dal 12 al 20 dicembre 2009.

In occasione della consegna del Premio Catarsini 2010 è stata presentata una pubblicazione a cura di Raffaello Bertoli, Enrico Dei e Nicola Micieli edita da Maria Pacini Fazzi Editore e voluta dalla Provincia di Lucca per celebrare i 110 anni dalla nascita.

Opere della donazione della famiglia Catarsini al Comune di Viareggio sono esposte alla GAMC in Palazzo delle Muse.

Ogni anno viene assegnato un premio a suo nome per la migliore opera grafico/pittorica eseguita dal vero ex tempore con libertà di tecnica e interpretazione, riservato agli studenti degli Istituti Superiori della Regione Toscana.

Dal 2012 il premio si inserisce nel progetto “Cinema e Arti Visive” del Festival Viareggio Europa Cinema con il tema “Viareggio città del cinema”.

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