Tutti noi sappiamo quanto sia difficoltoso da sviscerare il contenzioso che vede coinvolti il Consorzio Ambiente Versilia (che racchiude 6 Comuni su 7 ad eccezione di Stazzema) e Termomeccanica, per le vicende legate agli impianti di Pioppogatto e all’inceneritore di Falascaia.
Il punto fermo ad oggi è che Termomeccanica, ha vinto la lunga causa in tribunale che ha condannato i comuni di Massarosa e Pietrasanta – in quanto detentori degli impianti – a risarcire un danno di 13 milioni di euro in parte già coperto da un finanziamento regionale. Dovranno essere poi questi ultimi a concertare con gli altri Comuni la ripartizione di questo debito in quota parte ai comuni aderenti al CAV.
Il fatto nuovo e abbastanza inspiegabile è che Il CAV, nella sua ripartizione del debito nei confronti di Termomeccanica ha chiesto di azzerare il credito nei confronti dell’Organo Straordinario di Liquidazione del comune di Viareggio che ammontava a ben 5.856.233,49 euro che andranno a gravare così sui Comuni membri ad eccezione – a nostro avviso – del comune di Viareggio.
Essendo infatti debiti e crediti del comune di Viareggio antecedenti al 2014 finiti in carico all’OSL, con buona probabilità queste somme non possono essere chieste alla nuova Amministrazione della Città, ma solo al “liquidatore”.
Con nota del 29 novembre 2016 protocollata il 9 dicembre 2016 il Consorzio Ambiente Versilia comunica all’OSL lo stralcio della richiesta di 5.856.233,49 euro.
L’Organismo Straordinario di Liquidazione di Viareggio non se lo è fatto ripetere due volte e fra i primi atti al rientro dalle vacanza di Natale ha deliberato la NON AMMISSIONE alla massa passiva del debito nei confronti delle somme dovute al Consorzio Ambiente Versilia.
Dichiarando che questi crediti il CAV non li pretende dall’Organismo Straordinario di Liquidazione, chi metterà queste somme mancanti?
Si parla di una strategia che porti CAV a chiedere un finanziamento da pagare attraverso l’affitto ad un nuovo soggetto dell’impianto di Pioppogatto per 1 milione di euro all’anno per 20 anni, ma le domande che sorgono sono sostanzialmente 2:
Per quale ragione si chiede lo stralcio di un credito certo in favore di una strategia ancora lontana dal concretizzarsi?
La seconda è capire se il nuovo gestore non rimetta (secondo regole commerciali) nella bolletta dei cittadini i costi sostenuti per affittare l’impianto.
Per il futuro, i cittadini dei comuni di Viareggio, Massarosa, Camaiore, Forte dei Marmi, Pietrasanta e Seravezza aderenti a CAV, convivranno con l’incognita di un nuovo innalzamento delle tariffe nei prossimi anni per far fede ai debiti;
I cittadini di Massarosa avranno ancora un impianto di smaltimento sul territorio dal quale avrebbero dovuto prendere Royalties per ogni chilogrammo di rifiuti smaltiti e che con buona probabilità non prenderanno più.
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