La spazzatura delle sagre sarà dal 2017 a carico di Ristoranti, Bar e negozi.

Questa è stata la nuova trovata del consigliere delegato alle attività produttive con il voto favorevole della nuova consigliera delegata al commercio Cristina Batini e di tutta la maggioranza.

A stabilirlo è stata la modifica richiesta e approvata da Giannini al nuovo regolamento della TARI che andava a stabilire le modalità di pagamento della tassa dei rifiuti.
Gli uffici avevano preparato un regolamento che prevedeva ovviamente anche una parte dedicata alle esenzioni e riduzioni della tassa sui rifiuti. L’articolo 40, (CLICCA PER VEDERE) prevedeva al comma 2:

“Sono escluse dal pagamento del tributo i locali e le aree scoperte utilizzate da associazioni Onlus e da associazioni di promozione sociale destinati esclusivamente all’esercizio dell’attività sociale svolta.
Gli eventi denominati SAGRE anche se organizzati da tali soggetti per il finanziamento dell’attività sociale a partire dal 2017, non sono considerati eventi attinenti all’attività sociale”

Fin qui tutto chiaro, gli uffici ritenevano sacrosanto il principio che chi produce la spazzatura paghi il servizio ad eccezione per le aree di svolgimento delle attività di competenza. Nel caso delle Sagre però, la spazzatura deve essere pagata.

foto M.Pomella
foto M.Pomella

A stravolgere tale principio il Consigliere alle attività produttive Raffaello Giannini con il voto favorevole del consigliere al Commercio Cristina Batini e di tutta la maggioranza, propone lo stralcio del punto esentando di fatto le Sagre dal pagamento dei rifiuti prodotti.

In un periodo cosi difficile per le attività produttive la Maggioranza di Massarosa carica anche di tasse non sue le categorie economiche e ci sembra al quanto singolare che coloro che dovrebbero conoscere meglio la situazione siano i proponenti di tale provvedimento.

Chi pagherà la spazzatura delle sagre

Chiaro che i costi sostenuti dalle mancate entrate della TARI saranno ripartite sulle aziende.
Infatti, la tassa nella sua applicazione, definisce una suddivisione fra utenza residenziale e utenza non residenziale.
Senza entrare nel merito della ripartizione percentuale fra i due comparti dei costi totali, la certezza è che le esenzioni agli utenti non residenziali vengano ripartite fra gli altri “non residenziali”, quindi Ristoranti, Bar, Negozi e Aziende.

Per i Ristoratori oltre al danno, la beffa

Anni di crisi economica hanno da un lato fatto calare la clientela e dall’altro, l’incessante bisogno di entrate degli Enti, hanno fatto aumentare le tariffe e la tassazione in genere.
Una categoria in difficoltà che nel momento di possibile crescita delle entrate, quando il turismo è al suo apice, vede nascere nel comune di Massarosa un numero di Sagre smisurato che ne compromettono la sopravvivenza.

La quasi totalità dei ristoratori, interpellati, si considera a favore del volontariato e pronti a dare una mano, ma chiedono equità e rispetto del loro lavoro. Molti vedono le Sagre come una concorrenza sleale date le condizioni impari nella gestione, nei costi fissi, nei costi del personale e nel pagamento delle imposte.

Giannini e Batini dovrebbero conoscere molto bene la situazione, nonostante ciò si sono dimostrati sordi agli appelli della categoria.

Qui la replica dell’Amministrazione comunale:

“I Ristoranti Non Pagheranno La Tari Al Posto Delle Sagre”

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TAG:
cristina batini raffaello giannini sagre tari

ultimo aggiornamento: 01-02-2017


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