“Al di là di ogni facile giustizialismo, il dato di fatto è che sono state comminate condanne pesanti per dirigenti e tecnici che avrebbero potuto ma non hanno fatto abbastanza per garantire la sicurezza del traffico ferroviario.

La conseguenza sono i 32 morti che ben conosciamo, seguiti da sette anni di lunga attesa da parte delle famiglie per un pronunciamento dei giudici.  Il principale imputato, l’ad Moretti,è oggi alla guida di Finmeccanica, anche se con incarico in scadenza ad aprile.  Moretti, in attesa della sentenza, è stato anche nominato Cavaliere del Lavoro.

A questo punto la parola passa al Governo, perché il piano politico è distinto da quello strettamente penale.  Il Governo, invece, non batte un colpo.” Affermano i consiglieri Paolo sarti e Tommaso Fattori di Si Toscana a Sinistra.

“Crediamo sarebbe auspicabile un’espressione chiara di solidarietà nei confronti delle vittime e un gesto serio di responsabilità istituzionale, cioè la rimozione dagli incarichi pubblici delle persone condannate.

Sono provvedimenti di cui ha bisogno il nostro Paese, perchè solo così le istituzioni possono meritare la fiducia dei cittadini.

Detto questo, i parlamentari della sinistra faranno la loro parte per fare avanzare la modifica del codice penale e di procedura penale, con l’approvazione dell’emendamento che blocca le prescrizioni dei reati dopo una sentenza di primo grado.”

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