“Anni fa i Vigili Urbani furono trasferiti dal capoluogo a Querceta. Oggi il sindaco Tarabella prosegue nello snobbare Seravezza – commentano Francesco Speroni e Stefano Navari, Lega Nord Seravezza – e annuncia il trasferimento, sempre a Querceta, del COI (Centro Operativo Intercomunale dell’Unione dei Comuni) ed infine prevede la riorganizzazione della Protezione Civile, che ha sede nello stesso palazzo che ospita i Vigili Urbani.

Questo, tra le altre cose, comporterà che i già pochi parcheggi del centro, utili soprattutto ai clienti delle numerose attività commerciali quercetane, saranno ulteriormente penalizzati in parte dagli stalli riservati alle suddette attività, ma soprattutto perché si genererà un flusso di utenti che verranno in centro a Querceta quasi esclusivamente per svolgere le pratiche burocratiche in quegli uffici, togliendo ulteriori spazi di parcheggio a chi invece desidera raggiungere la piazza per fare acquisti.”

“Nessuno mette in discussione l’utilità della Protezione Civile naturalmente, – continuano – ma a noi della Lega sembrerebbe più opportuno collocarla nel capoluogo, a Seravezza, che è il centro da cui si raggiungono rapidamente quelle strade e quelle frazioni montane di tutta l’alta Versilia a rischio idrogeologico e quindi più bisognose di interventi tempestivi ed immediati.”

La Lega Nord di Seravezza desidera, quindi lanciare una proposta: “lungo la SP9 (Via Gino Lombardi), poco distante dal ponte della Scolina – non lontano da Palazzo Mediceo – c’è un vecchio edificio industriale comprensivo di piazzali esterni; attualmente solo una parte è utilizzata da una ditta di service per spettacoli. Bisognerà certamente trattare coi proprietari, che sono di Strettoia, ma se l’immobile fosse acquistato e ristrutturato, sarebbe la soluzione ideale per posizionarvi un efficiente centro della Protezione Civile, dotandolo anche di piazzole per elicotteri. È ubicato proprio lungo il fiume Vezza e lungo la provinciale con cui si raggiunge la montagna, sia seravezzina che stazzemese.”

“L’operazione avrebbe certamente un costo, – concludono Speroni e Navari – ma se il Governo italiano è riuscito a reperire in poche ore ben 20 miliardi di euro per salvare la Monte dei Paschi, sarebbe sorprendente se non riuscisse a trovare qualche soldo per fare quest’opera ben più meritoria ed utile per la sicurezza e la tranquillità della nostra comunità.”

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ultimo aggiornamento: 05-02-2017


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