“Il Partito Democratico, attraverso i suoi rappresentanti in Consiglio comunale, ha da subito contestato i dati riferiti al piano finanziario 2016, predisposto dall’Amministrazione comunale, relativi ai costi di smaltimento dei  rifiuti. Costi che hanno determinato l’aliquota della Tari e cioè hanno stabilito quanto pagare di tassa per  cittadini e imprese”.

Lo scrivono Luca  Poletti capogruppo in Consiglio comunale e Filippo Guidi, segretario Unione comunale PD.

“Nel piano si prevedeva un forte aumento della raccolta differenziata e di conseguenza una riduzione del costo di smaltimento del rifiuto indifferenziato, conferito nell’impianto di Pioppogatto. Questa previsione di circa 17mila tonnellate annue, fu fatta dalla Giunta e non dai tecnici di Sea Ambiente che invece ne avevano previste 22mila.

I dati a nostra disposizione dimostrano che avevamo ragione : la cifra finale  per il 2016 di indifferenziato portato a Pioppogatto è pari a circa 23mila tonnellate, con una differenza di circa 6 mila tonnellate, rispetto alla previsioni, che determina un costo, aggiungendo il lavarone, superiore al milione di euro.

Il piano dunque non si è rilevato esatto e le nostre osservazioni non erano campate in aria: a nulla vale il tentativo della Giunta di dare la colpa ad altri, visto che la previsione di indifferenziato fatta dalla stessa Giunta, era già stata raggiunta nel mese di agosto 2016.

Quello che ci sorprende e preoccupa ulteriormente è vedere come la Giunta non prenda in considerazione questa situazione e continui ad approvare atti che non prevedono questo costo aggiuntivo. Quindi ci chiediamo: perché non se ne parla nelle delibere ? Chi dovrebbe pagare il debito la Sea con gli utili derivanti dalla liquidazione?

Tutto questo si è fatto  per non aumentare la Tari, ma l’unica soluzione percorribile e lecita  rimane quella di porre i costi aggiuntivi del 2016 nella tariffa Tari 2017, sia per famiglie che imprese.

Noi chiediamo dunque all’Amministrazione comunale massima trasparenza e attenzione su questi argomenti, perché Viareggio non può permettersi una “finanza creativa”. Imprese e famiglie rischiano veramente  di pagare pesantemente e ulteriormente per errori amministrativi”.

 

(Visitato 161 volte, 1 visite oggi)
TAG:
filippo guidi luca poletti partito democartico tari viareggio

ultimo aggiornamento: 02-03-2017


La Segreteria PD: “Granaiola e Miracolo se ne vanno? Ci fanno sorridere”

Non si fa attendere la risposta di Pierucci a Fratelli d’Italia