Associazioni ambientaliste contro il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro: “La quaresima è appena iniziata e, per sottolineare l’evento, del Ghingharo torna sul la cronaca locale con le sue “folkloristiche” esternazioni sul Parco che, da maggio 2016, si susseguono sempre più incalzanti.

L’articolo è interessante per la sua stesura dadaistica, dove contenuti di varia natura vengono mescolati in nome del più completo “rifiuto della ragione e della logica”. Si parte con il sottolineare che il Piano del Parco, realizzato nel 2009, non avrebbe recepito una serie di normative come la Valutazione Integrata Ma per porvi rimedio non ne propone il recepimento, bensì:
1. “una adeguata rappresentanza del Comune di Viareggio all’interno degli Organi Direttivi.” ?????
2. “porre in atto quelle misure che possano garantire regole uguali per tutti i cittadini (fuori e dentro l’area del Parco) !!!!!”

Naturalmente, in questi mesi è stato inutile ricordare che il Presidente Cardellini , è un Viareggino DOCG. Evidentemente Del Ghingharo, che è un forestiero, non se ne giova…

Così come è stato inutile sottolineare che garantire “regole uguali” non vuol dire rinunciare a rispettarle, come in effetti è avvenuto in anni di malgoverno della città, con conseguenze pesanti per tutti. Ad esempio, il caos di Marina di Torre del Lago, dovuto all’eccessiva condiscendenza del Parco verso il volere dei sindaci di Viareggio.

Ma il dadaismo si basa sull’esaltazioni dei valori “istintivi ed arbitrari dell’individuo”, di conseguenza poco importa la realtà delle cose. Così, proseguendo nel testo, si passa ad un lungo elenco di punti su cui però ci preme fare qualche notazione da “ banali realisti”, tanto per promuovere “l’accessibilità alla conoscenza” negata dalla “disinformazione” dadaistica.

In primis è dovere controbattere che di discariche sul territorio del Comune di Viareggio ce ne sono ovunque, più fuori che dentro il Parco, così come “spaccio, prostituzione, insediamenti abusivi”.

 

Si tratta, ahimè, di cattive abitudini diventate “regole” che fanno poco onore all’amministrazione cittadina che ne è la diretta responsabile.

Inoltre, si fa notare che, prima di vagheggiare di “zone attrezzate per il parcheggio bici con sistemi anti vandalismo e antifurto”, gli atti vandalici ed i furti andrebbero impediti in città.
■ variando i I Pi ano Acustico per elevare le sogl i e di rumore e sponsorizzare gli eventi di intrattenimento musical e non autorizzati nel Parco.

■ Né tantomeno cambiando i I Pi ano del I e Funzioni per consenti re la concentrazione del I e attività sul lungo mare, minando quelle dell’entroterra.

E neanche nel rivedere la tassazione per diminuire l’onere della raccolta differenziata dei Rifiuti alle attività economiche delle marine di Levante e di Torre del Lago, che dovrebbero correggere le loro cattive abitudini al fine di ridurne la produzione.

Meglio sarebbe dare priorità alla riqualificazione degli spazi urbani (non solo quelli della Marina di Levante e di Torre del lago), oltre che alla tutela dell’Ambiente e del Paesaggio. Contrariamente, ogni sforzo si dimostrerà inefficace, sia che si tratti di creare spazi per naturisti, di favorire l’accessibilità dei cani ai bagni o di realizzare ippovie per il turismo equestre. Iniziative che, tra l’altro, il Primo Cittadino potrebbe avviare anche subito, come l’intervento sull’uso dei pesticidi in cui è chiamato ad agire in prima persona essendo il responsabile della Salute dei Cittadini.

Più complicato è attivare azioni sulla riforestazione e di contrasto all’azione di parassiti per la ricerca di fondi alla Regione e al Ministero che, però, sarebbero più facili da ottenere se si collaborasse con il Parco, invece di usarlo come capro espiatorio per distrarre la cittadinanza da criticità ed interessi di privati difficili da gestire

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