È convocato per la prossima settimana l’incontro tecnico con gli Enti nel Comune di Massarosa per esporre le criticità che ad oggi impediscono o rendono difficile la ristrutturazione delle bilance da pesca e dei ricoveri per i barchini nel lago e nel bacino di Massaciuccoli.

Sarà proposta, come da tempo già annunciato, una modifica delle norme o una diversa interpretazione delle stesse da parte degli Enti sovracomunali. Questa era la richiesta contenuta nella mozione approvata all’unanimità dal consiglio comunale e successivamente approvata anche dalla commissione regionale competente per materia.

“I manufatti per la pesca – dichiara il vice-sindaco Damasco Rosi – che con il passare del tempo sono andati sempre più deteriorandosi determinando uno scempio ambientale e paesaggistico, necessitano di essere ristrutturati ma le norme degli enti sovracomunali rendono difficile tale recupero da parte di cittadini e associazioni. Già da due anni abbiamo avviato una stretta collaborazione con la Pro Loco Massarosa grazie alla quale è stato realizzato un censimento puntuale delle bilance e dei ricoveri barchini presenti nel territorio al fine di mappare il preesistente e valutare gli opportuni interventi di recupero”.

“Abbiamo approvato in consiglio comunale una mozione – che successivamente ha avuto anche l’approvazione da parte della commissione regionale competente per materia – per chiedere prosegue – il superamento o l’adeguamento del quadro normativo, già di per sé complesso e articolato, che si è ulteriormente complicato tenuto conto delle disposizioni, in alcuni casi discordanti tra loro, degli Enti competenti (Parco MSRM,  Soprintendenza, Autorità di Bacino, Consorzio di Bonifica, Provincia di Lucca e Regione Toscana) che hanno obiettivi diversi come la tutela del paesaggio, la riduzione del rischio idraulico, la difesa del suolo e la gestione della manutenzione degli argini”.

“Questo “corto circuito amministrativo” – continua – deve essere superato in fretta. La valorizzazione del Lago non può prescindere dal recupero di tali strutture, di conseguenza diventa improrogabile  la definizione di un iter procedurale che tenga conto della precarietà dei manufatti, della loro necessaria collocazione negli specchi e lungo i corsi d’acqua, del recupero possibile, a volte, solo con la demolizione e ricostruzione. Serve individuare quindi le problematiche specifiche da superare da parte di ogni ente, le modifiche dei regolamenti e leggi (anche nazionali) esistenti per arrivare all’individuazione di una procedura condivisa, la pianificazione concordata degli interventi (con la definizione della tipologia dei manufatti da recuperare), le modifiche necessarie agli strumenti di pianificazione, l’avvio delle procedure interne per ogni ente e l’eventuale stesura di un protocollo standard per il recupero edilizio, ambientale e paesaggistico”.

“Procederemo inoltre – conclude Rosi – con la richiesta, fatta raccogliendo le varie istanze provenienti dal territorio e contenuta in un ordine del giorno approvato all’unanimità, sempre in consiglio comunale, e anch’esso successivamente approvato, nel suo contenuto, dalla commissione regionale competente per materia, di valutare il ritorno del motore a scoppio per la navigazione nel lago e nel bacino di Massaciuccoli, ovviamente con limitazioni e prescrizioni.”

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