Difesa della rete dei servizi che caratterizzano il cosiddetto modello Massarosa, una rete di strutture che coinvolge tutte le frazioni e che funziona anche grazie allo storico contributo del mondo del volontariato presente sul nostro territorio; tasse invariate, la TARI diminuisce per il quarto anno consecutivo e i cittadini di Massarosa negli ultimi 4 anni hanno risparmiato 800.000 euro; un’impronta fortemente sociale e volta all’equità del sistema fiscale e dei servizi, con la conferma della soglia dell’esenzione IRPEF sopra i 15.000 Euro e un fondo di oltre 150.000 euro per esonerare dalla TARI le famiglie in difficoltà economica.

Una gestione responsabile del bilancio, attraverso il contenimento della spesa corrente, che cala di un milione senza penalizzare i servizi essenziali, alienazioni del patrimonio non strategico interamente destinate a ridurre l’indebitamento del Comune che già è basso di per sé, il taglio delle società partecipate con un risparmio di 300.000 ero all’anno.

Un bilancio che ha visto anche quest’anno l’accordo con le organizzazioni sindacali; sono pochi i comuni dove questo avviene da otto anni consecutivi come a Massarosa.

Questi gli aspetti principali del bilancio approvato ieri dal consiglio comunale, in una seduta che ha ospitato il consueto spettacolo di una parte dell’opposizione: incapace di fare qualsiasi proposta, divisa e scoordinata, imbarazzante sul piano tecnico, capace soltanto di giocare allo sfascio e di crucciarsi perché le invocate sventure non arrivano, purtroppo per loro e per fortuna di tutti.

Il nostro è un Comune a vocazione rurale con poche risorse proprie, negli anni scorsi oltre ai tagli rilevanti subiti da tutti i comuni Massarosa è stata rapinata dal cosiddetto “governo tecnico”: non lo diciamo noi, adesso è certificato dalle sentenze della giustizia amministrativa che hanno riconosciuto a Massarosa illegittime sottrazioni di risorse per oltre un milione e mezzo: risorse che adesso lo Stato ci restituirà, in dieci anni a 158.000 euro all’anno. La terza più grossa restituzione della Toscana, la seconda in termini relativi, una delle maggiori in Italia. Numeri che si aggiungono alle difficoltà che mai abbiamo nascosto e che contribuiscono a dimostrare quanto sia stato difficile e determinante in questi anni il lavoro dell’amministrazione nella difendere il livello dei servizi comunali a beneficio della popolazione.

Mentre si tengono insieme rigore ed equità e si calano le tasse, il Comune non è fermo: dalla casa della Salute all’espansione della zona industriale di Montramito; dal completamento del centro scolastico del capoluogo a opere di riqualificazione del territorio (bozze di Montramito, piste ciclabili), l’amministrazione Mungai è impegnata su questioni strategiche decisive per il futuro del territorio, per la qualità della vita e il lavoro dei nostri concittadini. Da una parte i fatti, la serietà e la responsabilità; dall’altra un modo distruttivo di intendere il ruolo dell’opposizione che certo non è da attribuirsi a tutta la minoranza indistintamente, ma che caratterizza da tre anni l’azione politica della parte più irresponsabile di essa.

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ultimo aggiornamento: 01-04-2017


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