Esiste una branca della medicina sportiva che si occupa dei calciatori, conosciuta come Football Medicine.

A Brescia il dottor Alessandro Corsini, Medico Sociale dell’Inter, ha riunito un panel di esperti cercando risposte a domande complesse sull’argomento. Tra i relatori, lo psicologo della Juventus, dr. G. Vercelli, il responsabile sanitario dell’Inter dottor P. Volpi, il Professore Ordinario di Virologia dell’università San Raffaele di Milano, dottor R. Burioni. All’evento p stato invitato a rispondere sul trattamento chirurgico della “Sports hernia” – meglio conosciuta come pubalgia – anche il dottor Francesco Di Marzo, Chirurgo Generale dell’Ospedale Versilia.

Cos’è la pubalgia?

“La pubalgia è un sintomo e si manifesta come  dolore nella zona inguino-pubica che limita la performance dell’atleta e che affligge gli sportivi di ogni livello, in particolare i calciatori.” Le parole del chirugìrgo. “La diagnosi di pubalgia è complessa, il trattamento multidisciplinare coinvolge fisioterapista, radiologo, ortopedico e chirurgo; l’atto fondamentale  – spiega – è la chirurgia. Si tratta di una procedura mininvasiva innovativa che si avvale di tecnologia video 3D, i tempi di recupero per il paziente possono ridursi fino a 4 settimane e la percentuale di “return to play” sfiora il 100%.

Il dottor Di Marzo è un pioniere del trattamento chirurgico mininvasivo della pubalgia: ha eseguito oltre 100 procedure su atleti professionisti e non, tra cui calciatori, olimpionici di beach volley e atleti nazionali di sci alpino. Da settembre 2016 opera nell’ospedale Versilia, nell’equipe diretta dal dottor Marco Arganini.

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