“La lettera inviata all’Università di Pisa e alla Procura di Lucca sarà a disposizione dei cittadini sul sito internet del Comune che potranno farsi un’idea di tutta questa vicenda.”

Ecco cosa scrive il sindaco di Pietrasanta Massimo Mallegni dopo l‘abbandono dell’ateneo pisano del tavolo di lavoro sul Tallio.

“Ai concittadini di Valdicastello – prosegue – saranno invece inviati, insieme alla lettera, una serie di documenti per capire in maniera approfondita quelle che potrebbero essere le vere ragioni dell’uscita dal tavolo da parte dei ricercatori del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa”.

“Il dubbio – spiega Mallegni – è quello che, forse, erano più importanti le risorse economiche che non la missione di ricerca. E’ evidente, dal comportamento adottato che una volta terminate le risorse non ci sia più la volontà, da parte dei professori, di proseguire il percorso comune”.

Fino ad oggi l’attività di ricerca finanziata dalla Regione Toscana è costata 200mila euro.

La vicenda tallio ha inoltre consentito al Dipartimento di beneficiare di ulteriori 550mila euro di risorse statali per ulteriori studi.  “Dopo aver speso oltre 700mila euro di fondi pubblici per la sola ricerca – spiega ancora il primo cittadino – è giunta l’ora di destinare qualsiasi ulteriore risorsa alla bonifica e alla risoluzione degli inquinamenti presenti sul territorio.

Dopo l’ennesima trasmissione, da parte dell’Università di Pisa, di analisi campionate con modalità difformi da quanto richiesto al tavolo tecnico, l’azienda Asl mi ha rinnovato l’elencazione di tutti i riferimenti normativi in materia di campionamenti.

A quel punto sono stato costretto a prendere atto del reiterato comportamento del Dipartimento di Scienze della Terra dandone comunicazione ai soggetti competenti esprimendo, al contempo, la mia preoccupazione nel fatto che il Dipartimento nonostante le precise richieste perseverasse nell’agire in modo così scomposto.

Secondo noi il Dipartimento dovrebbe gestire l’attività di campionamento in modo certificato e probante. Venendo meno questo principio il Dipartimento viene meno al suo impegno nei confronti del tavolo tecnico e della comunità.

Mi spiace perché stiamo perdendo ulteriore tempo ed energia nella gestione di queste inutili querelle quando la priorità, anche per il Dipartimento, dovrebbe essere quella di dare risposte e non alimentare insicurezza e polemica.

L’odierno abbandono del tavolo – conclude Mallegni – di cui mi è stata pretestuosamente attribuita la responsabilità, appare, dopo quanto accaduto, scontato e prevedibile stante la conclusione delle attività per le quali il Dipartimento aveva ricevuto i fondi”.

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