Parco geoarcheominerario di Valdicastello: buona l’anteprima. Se questi sono i presupposti, il progetto di rilancio ambientale, turistico e minerario del sito dell’ex Edem, a Valdicastello, con al centro il nuovo Museo delle Miniere che l’amministrazione comunale di Pietrasanta sta ultimando, è destinato a diventare una nuova attrazione per escursionisti e turisti rilanciando la centralità della frazione collinare.

La due giorni di escursioni alla scoperta del sito minerario organizzata dai Comuni di Pietrasanta, Seravezza e Stazzema nell’ambito della IX Giornata Nazionale delle Miniere è andata ben oltre le aspettative con oltre 60 partecipanti, escursionisti con equipaggiamento ma anche famiglie. A Valdicastello la visita di sabato  è stata guidata da Simone Vezzoni, dottore in geologia ed esperto della materia, con il supporto di Marco Baldi, Mario Taiuti, Simone Pardini, Alessandra Mazzei dello Staff del Sindaco e del Direttore delle Miniere, Giovanni Santomaso che ha illustrato l’ultima fase della produzione, quella che negli anni ’80, specializzata nella separazione della barite dalla pirite.

Un viaggio dentro la storia di uno dei siti minerari toscani dimenticati e che il Comune di Pietrasanta guidato da Massimo Mallegni intende recuperare e valorizzare in chiave turistica ed ambientale collegandolo alla Casa Museo di Carducci, individuato come punto di partenza del percorso. Tra gli escursionisti anche il consigliere Giacomo Vannucci, testimone di un appuntamento storico che segna lo spartiacque tra il passato ed il futuro del sito.

“Le adesioni alle due escursioni sono un primo importante segnale dell’importanza di questo sito e soprattutto delle sue enormi potenzialità. – spiega Simone Tartarini, Assessore all’Ambiente che ha aperto la giornata di escursioni – Il sito minerario è una risorsa inesplorata attorno a cui costruiremo una nuova prospettiva per questa frazione e per la comunità di Pietrasanta. Per la prima volta abbiamo aperto il sito di Rezzaio su cui abbiamo fatto importanti investimenti in termini di bonifica e messa in sicurezza ed illustrato, attraverso i geologi, le caratteristiche dei tanti e rari minerali che venivano estratti qui e che rappresentavano una importante forma di occupazione per la comunità. Un passato che conserva ancora un fascino unico. Il nostro progetto prevede la realizzazione del parco geoarcheominerario che comprende i siti ex Edem e lo sviluppo di un percorso naturalistico e storico, che tocchi anche Casa Carducci e il Museo di Sant’Anna di Stazzema. Nelle prossime settimane ultimeremo i lavori dell’edificio ex Edem che adibiremo a Museo.Consegneremo – conclude – alla comunità di Valdicastello un nuovo spazio che sarà il simbolo della rinascita di Valdicastello”.

(Visitato 168 volte, 1 visite oggi)

Rimosse 750 tonnellate di lavarone, maxi intervento da 60mila euro

Regolamento Edilizio, taglio delle norme, più elasticità, decoro e alla raccolta differenziata