Baccatoio: approvata dalla Regione Toscana la relazione conclusiva delle attività previste dal piano di caratterizzazione del corso d’acqua.

Si è conclusa la scorsa settimana con una conferenza di servizi in Regione – alla presenza oltre che degli uffici regionali anche di tecnici comunali e di Arpat nonché dei comitati – la prima importante ed estesa fase di indagine ambientale sul Baccatoio.

È stata infatti approvata la relazione conclusiva che ha visto l’elaborazione statistica di oltre 800 campioni con corrispondenti dati analitici.

Approvati gli esiti dell’effettuazione delle indagini geofisiche a monte della sorgente Molini di Sant’Anna, delle indagini geognostiche con sei sondaggi a carotaggio continuo con piezometro, dei campionamenti su acque delle sorgenti, dei pozzi, dei piezometri, delle acque superficiali del torrente Baccatoio, dei suoli in discarica, dei sedimenti di alveo attivo, dei sedimenti fuori dall’alveo attivo, dei sedimenti all’ingresso delle gallerie minerarie e dei suoli e vegetali.

Presi in considerazione anche gli studi relativi agli stramazzi installati alle uscite di galleria di miniera ed il rilievo all’interno delle gallerie di Pollone. Si tratta di un elaborato lavoro di campionamento e studio durato quasi 18 mesi ed effettuato congiuntamente alle università di Pisa e Bologna nonché ad Arpat.

“Un lavoro importantissimo che ha visto in tutto questo tempo intensamente impegnato sia il nostro Ufficio Ambiente – spiega Simone Tartarini, Assessore all’Ambiente – che i professionisti esterni (i geologi Paolo Castellani ed Emilio Pistilli) che lo hanno coadiuvato mettendo tutti in campo una passione che spesso è andata ben oltre la dovuta attività d’ufficio. La dirigenza regionale, il 30 maggio, in occasione del tavolo con cui è stato approvato il documento conclusivo, ha espresso parole di grande apprezzamento per il lavoro fatto.”

“Questo ancora una volta è la conferma di quanto sostenuto dal Sindaco circa l’esempio che il nostro Comune sta fornendo in materia. Pietrasanta sarà un modello da imitare. Adesso le fasi che seguiranno saranno l’analisi di rischio e la progettazione degli interventi di bonifica, che tra l’altro in parte sono già in corso di realizzazione sia sulle discariche minerarie che sulle aree esterne al Pollone”.

L’amministrazione comunale informa inoltre sul proseguimento della fase di studio di maggior dettaglio su altre due aree più ristrette tra cui quella delle così dette “vasche di flottazione” dove sono stati recentemente censiti 21 pozzi dai quali in settimana verranno prelevati campioni di acqua da parte di Asl per le analisi di approfondimento.

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