Il primo passo sarà l’apertura e l’attivazione del museo delle miniere e del centro visite realizzato all’interno dell’ex complesso industriale di Valdicastello, in località Rezzaio che l’amministrazione sta completando e che la popolazione ha già potuto vedere in anteprima nelle scorse settimane in occasione di un incontro pubblico.

Il secondo sarà il completamento della bonifica del sito dall’amianto che l’amministrazione comunale di Pietrasanta guidata da Massimo Mallegni sta portando avanti, vista anche la delicatezza dell’intervento, a step funzionali (già rimossi 580 metri) e che interesserà anche la galleria del Pollone dove nelle scorse settimane è stato riaperto il sentiero per consentire la rimozione delle lastre di amianto a terra. In corso la verifica, da parte degli esperti, per riaprire l’antica sentiristica che dal Pollone, quindi da Valdicastello, porta fino al Parco della Pace, a Stazzema.

L’obiettivo è trasformare quella che fino ad oggi è stata vista come una presenza scomoda nella frazione di Valdicastello, anche a causa della vicenda tallio, in una risorsa da sfruttare nell’ampiezza di tutte le sue potenzialità minerarie, ambientali e turistiche. Il primo test, in occasione della IX Giornata Nazionale delle Miniere, ha già dato un ottimo riscontro con una sessantina di escursionisti e molte richieste nei giorni successivi.

Definita dal comitato scientifico voluto dal Comune di Pietrasanta ed istituito ad inizio 2017 che in queste ore sta effettuando un sopralluogo, il primo embrione della road map che dovrà portare alla nascita del Parco geoarcheominerario di Valdicastello.

Al sopralluogo erano presenti l’Assessore all’Ambiente, Simone Tartarini, il Presidente del Consiglio, Francesca Bresciani, il consigliere comunale, Giacomo Vannucci, Alessandra Mazzei, per lo staff del Sindaco e Sujen Mancini, per conto dell’Ufficio Ambiente, i geologi Emilio Pistilli e Paolo Castellani, consulenti del Comune, il direttore delle Miniere, Giovanni Santomaso insieme al sorvegliante delle miniere, Simone Pardini. Ed ancora Andrea Dini del CNR – Istituto di Geoscienze e Georisorse, Gianni Bedini, il professore Graziano Di Giuseppe della Facoltà di Biologia del Dipartimento di Zoologia e Debora Brocchini  del Parco di San Silvestro.

Con l’escursione verranno valutati anche potenziali siti sir-sic quali buca dell’angina e alcune gallerie di pollone dove è stata rilevata la presenza di specie animali quali chirotteri e geotritoni e particolari essenze botaniche.

“L’escursione del comitato – spiega Tartarini – ci consentirà di visionare e valutare con gli esperti tutte le potenzialità del sito ed iniziare ad individuare un percorso inclusivo che metta in connessione storia e territori. Ma anche di valutare potenziali siti di interesse regionale e comunitario, dividendo i progetti anche in base alle risorse, per intercettare finanziamenti che possano aiutarci a consegnarli in sicurezza e con finalità turistiche e culturali alla comunità. E’ un lavoro importante quello che stiamo portando avanti ma è un lavoro indispensabile per ridare alla frazione di Valdicastello una prospettiva convertendo quella che è stata una penalità in una risorsa economica, turistica e di immagine. Il nostro progetto prevede la realizzazione del parco geoarcheominerario che comprende i siti ex Edem e lo sviluppo di un percorso naturalistico e storico, che tocchi anche Casa Carducci e il Museo di Sant’Anna di Stazzema. Il parco di Valdicastello sarà un simbolo della rinascita di questa comunità”.

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ultimo aggiornamento: 16-06-2017


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