Stop alle affissioni selvagge, basta con i manifesti appesi a pali della luce, piante, cabine telefoniche. Il comune di Pietrasanta dichiara guerra alla pubblicità abusiva, vagliando la possibilità di far pagare ai trasgressori anche le spese per la rimozione dei volantini. Una decisione pienamente inserita nel piano per il decoro urbano, che è da sempre uno dei punti focali dell’attività portata avanti dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Massimo Mallegni. La stretta si è resa necessaria dopo che, nell’ultima settimana, la polizia municipale ha riscontrato decine di casi di affissioni non autorizzate. Il fenomeno, in piena stagione balneare, si intensifica su tutto il territorio. 17 verbali per violazione all’articolo 23 del Codice della Strada sono già stati notificati e molti saranno emessi nei prossimi giorni per le infrazioni in corso di accertamento. Calcoli alla mano, le sanzioni già emesse ammontano a un importo complessivo di oltre 7mila euro.

Per i furbetti sono in arrivo contravvenzioni salate, 422 euro a volantino, una multa a cui va aggiunta la sanzione emessa dall’ufficio Affari Tributari del Comune per evasione fiscale. “Stiamo verificando la possibilità di far pagare anche le spese per la pulizia dei materiali rimossi – spiega Adamo Bernardi, capo di gabinetto dell’ufficio del sindaco – Gli interventi di rimozione e smaltimento dei manifesti hanno un costo per la collettività ed è giusto che a saldare il conto siano i responsabili delle infrazioni. E’ una questione di senso civico e di educazione, serve un deterrente per limitare un comportamento diffuso che rischia di compromettere gli sforzi quotidiani fatti dall’amministrazione per migliorare la cura e l’immagine della città”. Nelle prossime settimane continueranno i controlli a tappeto per rilevare le pubblicità non in regola e far scattare le relative sanzioni.

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ultimo aggiornamento: 11-07-2017


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