“La collaborazione andrà avanti – dichiara il sindaco Riccardo Tarabella -. Siamo soddisfatti sia per l’esito artistico dell’evento, ampiamente ripagato dalla presenza e dal gradimento del pubblico, sia per il livello di promozione che ne consegue ad ampio raggio per la Città di Seravezza. Non solo, sosteniamo volentieri il progetto anche per la sua natura no profit, a favore di enti ed associazioni che operano sul nostro territorio. Comune e Fondazione Terre Medicee hanno offerto quest’anno il raddoppio delle date e l’opportunità di tenere i concerti nella parte più nobile dell’Area Medicea patrimonio Unesco – il giardino che fronteggia il Palazzo – e un sostegno operativo continuo, prima e durante i concerti, non ultimo quello relativo alla regolazione degli intensi flussi di traffico nelle due giornate, per il quale desidero ringraziare il Comando di Polizia Municipale e i volontari dell’Associazione Radio CB Nuova Azzurra. Nei prossimi giorni incontreremo gli organizzatori per progettare un Seravezza Blues Festival ancora più attraente”.

Cinquemila presenze complessive. Il dato, di per sé eclatante, evidenzia l’enorme successo riscontrato dalla terza edizione Seravezza Blues Festival ma non racconta tutto. La nuova formula della kermesse di musica internazionale – due date e non più una – si è rivelata vincente.

“E’ un risultato davvero straordinario – commentano gli organizzatori – frutto di mesi di lavoro fatto con la massima attenzione ad ogni particolare. Chi dice che il blues è di nicchia si sbaglia. La buona musica e la qualità alla fine pagano sempre se si fa qualcosa in sintonia con le persone. Abbiamo avuto un pubblico bellissimo oltre che numeroso: famiglie, ragazzi, bambini e appassionati di musica di ogni età. Si è mossa tutta la Versilia e la provincia di Massa e Carrara, ma abbiamo avuto un boom di richieste da tutta la Toscana e anche da fuori regione”.

Nelle serate di sabato e domenica sul palco allestito nel giardino di Palazzo Mediceo si sono alternati giovani band e stelle di fama mondiale. McKinley Moore e Ana Popovic non hanno certo tradito le attese, facendo ballare, cantare e divertire gli spettatori. “Gli artisti sono stati all’altezza della loro fama – dichiara Giovanni Grasso, uno degli organizzatori e musicista che ha accompagnato McKinley Moore -: hanno richiamato tantissime persone e regalato loro emozioni che difficilmente scorderanno. Tutti i gruppi anche quelli emergenti che hanno calcato il palco”.

I numeri del Blues Festival

Dodici formazioni musicali, oltre dieci ore di musica live, più di cinquanta persone tra volontari e tecnici per la realizzazione dell’evento. Questi alcuni numeri relativi alla terza edizione del Seravezza Blues Festival, a corollario di quello degli spettatori, che hanno potuto godersi un festival capace di imporsi come uno degli appuntamenti di riferimento per gli amanti del blues in Italia, rimasto – nonostante la sua crescita costante ed inarrestabile – ad ingresso libero.

Una scelta mirata e consapevole, quella dell’associazione culturale “Alexandre Mattei” (fondata in ricordo del musicista pietrasantino scomparso prematuramente nel 2015 ed impegnata in vari progetti a scopo benefico). “Abbiamo raccolto fondi per proseguire nella nostra attività sul territorio ma soprattutto per donare un contributo all’Opa di Massa. E’ un modo per restituire al territorio una risorsa che gli spetta”, commenta Giuseppe Campatelli Presidente dell’associazione culturale Mattei.

Particolarmente apprezzato anche il Villaggio del Blues, la novità assoluta dell’edizione 2017: uno spazio allestito nell’area medicea con numerosi stand all’interno dei quali è stato possibile degustare prodotti gastronomici e birre artigianali a kilometro zero e dove non sono mancati spazi espositivi e di vendita di strumenti musicali, liuteria, merchandising blues, bike, dischi e vinili. “Questa è stata la vera rivelazione – commenta Francesco Del Greco, architetto responsabile dell’evento per conto dell’associazione “Alexandre Mattei -, tutti gli espositori sono stati preziosi per la riuscita dell’evento. Siamo una grande festa popolare. I festival in tutto il mondo si fanno cosi: non basta il cast, bisogna che tutto ciò che sta intorno al palco funzioni. E che la gente stia bene e si diverta”.

Luigi Grasso, responsabile della comunicazione, esalta la location di Palazzo Mediceo, definendola “ideale per un festival come questo. Siamo orgogliosi di averlo pensato e realizzato noi. Essere li è un vero onore. Per la prossima edizione – aggiunge – ci siamo. Aspettiamo di parlarne con il Comune e Terre Medicee, a cui va tutto il nostro ringraziamento”.

Il Seravezza Blues Festival è sostenuto dalla Fondazione Terre Medicee, dalla Banca del Credito Cooperativo della Versilia e dal main sponsor Enegan. Gode inoltre del Patrocinio del Comune di Seravezza.

E adesso il Festival diventerà anche un film. E’ infatti al lavoro il giovane e affermato regista pietrasantino Stefano Leone che sta preparando un film- documentario che verrà presentato a fine settembre con un evento alle Scuderie Medicee, nel quale verrà raccontato il grande successo di questo evento che ha rappresentato molto di più di un semplice evento musicale ma è diventato in soli tre anni un punto di riferimento territoriale, regionale e nazionale di grande aggregazione intorno alla musica. Seguito di rilievo anche sui social network: gli ultimi post pubblicati sulla pagina Facebook ufficiale del Seravezza Blues Festival hanno raggiunto più di 15mila persone.

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ultimo aggiornamento: 19-07-2017


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