Fosso Abate alghe

Fossa dell’Abate, il consorzio di bonifica rimuove le alghe

Doppia fioritura delle alghe in contemporanea, dovuta alla stagione siccitosa che ne favorisce lo sviluppo. L’intervento sarà doppio e verrà eseguito con tecniche differenti. Il fiume tornerà pulito in due giorni.

Lavoro intenso e delicato sulla fossa dell’Abate da parte del Consorzio di bonifica Toscana Nord, in azione da stamani per rimuovere la nuova fioritura di alghe che ha interessato il tratto finale del corso d’acqua, dall’Aurelia fino al mare.

Le misure di contenimento e rimozione varieranno in base al tipo di vegetazione. Rispetto al passato siamo infatti in presenza di due differenti specie, cresciute contemporaneamente e quindi gli operatori si muoveranno di conseguenza.  In entrambi i casi, il Consorzio assicura che procederà dall’interno del canale, lavorando direttamente da un barchino prevedendo di concludere le operazioni in un paio di giorni.

Entrambe le specie, spontanee, sono ben note ai tecnici. Si tratta di alghe verdi totalmente innocue per la salute che si manifestano ciclicamente lungo i corsi d’acqua, soprattutto con l’aumento delle temperature e la concentrazione nell’acqua di sostanze nutrienti. La chaetomorpha, una lanugine filamentosa che ha lunghe radici che arrivano fino al fondale, si sviluppa nelle acque salmastre e svolge una forte azione fitodepurante, assorbendo i nitrati e i fosfati presenti in acqua. Presente a macchie lungo il tratto più vicino alla foce, verrà tolta manualmente usando una rete a maglie larghe. Verrà invece concentrata, spingendola e contenendola con le barriere arancioni galleggianti, l’altra alga la lenticchia d’acqua, responsabile del tappeto verde che si trova più a monte, nei pressi del ponte dell’Aurelia. La sua natura galleggiante consentirà di spostarla sul pelo dell’acqua, per facilitare le operazioni di pulizia del fiume.

Dopo giugno scorso questo intervento radicale di pulizia è il secondo della stagione. Il Consorzio bonifica interviene per rimuovere le alghe sulla Fossa dell’Abate, in base al protocollo d’intesa siglato insieme ai Comuni di Camaiore e Viareggio che poi si occuperanno dello smaltimento.

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