Giro di vite dell’Amministrazione comunale contro l’occupazione abusiva di suolo pubblico da parte delle attività commerciali: alla firma del sindaco Giorgio Del Ghingaro le prime tre ordinanze che dispongono per altrettanti locali, la rimozione di tavoli, sedie e quant’altro ecceda dallo spazio in concessione, pena lo sgombero coatto e la chiusura del locale.

Dal momento della notifica dell’ordinanza il proprietario ha 7 giorni di tempo per ottemperare a quanto richiesto, oltre il quale provvederà il Comune con gli operai del cantiere (e con Sea). Gli arredi rimossi verranno stoccati in locali di proprietà comunale, per 60 giorni. Decorso tale termine, senza l’intervenuto pagamento, non essendo possibile la loro restituzione, verranno acquisiti al patrimonio comunale.

Non solo, dal settimo giorno scatterà anche la chiusura dell’esercizio per un minimo di 5 giorni o, comunque, finché non verrà saldato quanto dovuto per lo sgombero eseguito dal Comune.

Ad oggi, le ordinanze previste sono in tutto 11 e riguardano locali che occupano abusivamente suolo pubblico in maniera permanente, tutti già accertati dalla polizia municipale: si va da un massimo di 99 metri quadrati ad un minimo di 8 metri quadrati. Alcuni si trovano in Passeggiata, altri nel centro cittadino o lungo via Coppino. Tutti, indistintamente, hanno già ricevuto una o più sanzioni.

Le ordinanze di sgombero, e conseguente chiusura, partiranno dagli esercizi che occupano abusivamente maggiore superficie.

Invece, per quegli esercizi che abitualmente aumentano il numero di coperti, mettendo tavoli in più lungo il perimetro della concessione e ritirandoli a chiusura, sono previsti controlli ancora più stringenti nel corso del fine settimana: al secondo controllo, chi risulterà non in linea con la concessione, si vedrà notificata la stessa ordinanza e potrà incorrere nello sgombero coatto e nella chiusura temporanea.

«Un provvedimento che arriva dopo reiterati avvisi e svariate multe – commenta il sindaco Giorgio Del Ghingaro -: la lotta all’abusivismo passa anche e soprattutto dal rispetto delle regole. Regole che ci sono e valgono per tutti: per chi occupa abusivamente suolo pubblico ma anche per chi non paga quanto dovuto».

Allo studio dell’Amministrazione comunale c’è, infatti, una modifica del regolamento Cosap che potrebbe andare in consiglio comunale entro breve, che prevede l’equiparazione dei morosi agli occupanti abusivi. In sostanza anche i soggetti non in regola con il pagamento del canone rischieranno la chiusura dell’esercizio.

«Il rispetto della legalità è al primo posto per questa Amministrazione – conclude il primo cittadino – chi occupa abusivamente o chi non paga arreca sia un danno al Comune che a tutti quelli, e sono tanti, che sono in regola».

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