Assegnazione campi sportivi. Altra brutta figura dell’amministrazione di Massarosa e in particolare di Raffaello Giannini, consigliere delegato allo sport, in merito alla vicenda dei 7 campi sportivi comunali e del fallito tentativo di assegnarli a qualche associazione che ne avesse manifestato l’interesse.

È bastato fare un giro di telefonate, per capire che si, l’Amministrazione aveva ritirato la gara, ma che nessuna associazione sportiva del territorio era interessata, impossibilitata a partecipare al bando confezionato dall’ufficio sport, in quanto – sentite le parti interessate – le condizioni erano economicamente troppo pesanti e non sostenibili.

Giannini per camuffare questo nuovo scivolone e giustificare il passo falso in un’intervista al Tirreno Versilia e alla sola stampa cartacea ha dichiarato:

“Dato che ci sono da fare numerosi lavori nei campi del territorio, abbiamo deciso che avremmo tentato il bando (finanziamento del credito sportivo) cercando di sistemare le situazioni più critiche e poi di riaprire la procedura per l’affidamento – spiega il consigliere delegato allo sport. Stiamo facendo delle azioni di ricognizione per cercare di capire quanto ci serva per mettere mano in maniera seria i nostri campi sportivi”.

Una giunta che procede per tentativi senza una vera strategia

La domanda che in molti si pongono è  perché l’azione di ricognizione venga fatta dopo la presentazione di un bando di gara e non prima?

I finanziamenti che il Credito Sportivo concede, sono una opportunità che si presenta ogni anno.
Il bando 2017 è del 31 di maggio, quindi ben prima dell’apertura del bando di gara di Massarosa.
Già l’ex assessore allo sport Donati aveva scartato – durante una Amministrazione economicamente più sana –  la possibilità per l’ente di accedere direttamente ai fondi del credito sportivo.

La vicenda della gestione dei campi sportivi è un tema di estremo rilievo a Massarosa e il fatto che quanto richiesto dall’Amministrazione si sia rivelato insostenibile economicamente dalle associazioni, denota uno scollamento evidente tra le esigenze, le funzioni e i costi che le associazioni sostengono per proseguire le attività sul territorio e l’attenzione verso ciò che rappresenta lo sport per questa amministrazione.
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Cosa prevedeva il Bando per la manifestazione di interesse

Il bando che l’ufficio sport del comune ha predisposto per l’assegnazione campi sportivi a Massarosa molto datati e con evidenti problemi – ma soprattutto di proprietà comunale – prevedeva che le associazioni dovessero occuparsi anche di  tutta la manutenzione straordinaria, compresi intonaci, tetto, caldaie, pozzi artesiani, ripristino pavimenti con la relativa messa in sicurezza e messa a norma ove necessario.
Inoltre stabiliva che chiunque ne avesse fatto richiesta poteva usufruire degli impianti sportivi con tariffe stabilite unilateralmente dalla stessa amministrazione.
Quindi tutti i lavori richiesti e necessari sarebbero stati pagati dalle associazioni, ma che alla fine della concessione della durata di 10 anni, nessun rimborso sarebbe stato dovuto.

Per avere la gestione dei campi sportivi, le associazioni avrebbero dovuto – oltre che al giusto pagamenti dei consumi e delle spese ordinarie – predisporre tutti i lavori di straordinaria manutenzione e messa a norma, per poi restituirli sanati al Comune senza riconoscimenti economici per i lavori fatti alla fine del periodo di convenzione..

Nel frattempo accettare le condizioni dell’amministrazione di far usufruire i campi da chiunque ne faccia richiesta con tariffe stabilite unilateralmente oltre a concedere anche giorni di utilizzo per le manifestazioni comunali.

Questo tentativo è stato contrastato con forza dalle associazioni non per un mero gioco delle parti o motivazioni politiche, ma perché ritenuto realmente non sostenibile.
Le associazioni sportive hanno da sempre chiesto prima di qualsiasi affidamento la realizzazione dei lavori di straordinaria manutenzione, ma – è proprio il caso di dire – l’amministrazione ha provato a far pagare agli altri i propri conti.

Condizioni “svantaggiose” ma con la possibilità di aprire un ristorante e un negozio di Abbigliamento sportivo

Il bando di Giannini, che – non dimentichiamo – è anche delegato al commercio, avrebbe dato alle società sportive a fronte del loro impegno, la possibilità di aprire all’interno delle strutture un negozio di articoli sportivi e un Esercizio Pubblico (ristorante), mettendo ancora una volta in concorrenza il settore produttivo e il mondo del volontariato, così come denunciato per le Sagre.

Il comune di Massarosa propone di accendere ad un finanziamento. Con quali risorse?

Giannini sempre alla stampa dichiara di voler accedere al finanziamento del credito sportivo per la realizzazione dei lavori.
Finanziamento a tasso zero, ma che prevede comunque la restituzione di quanto concesso.

Non capiamo se tale decisione abbia il parere tecnico contabile favorevole dato che, non più tardi di due mesi fa, i Sindaci Revisori hanno di fatto bloccato tutti gli impegni e chiesto al consiglio una valutazione per l’accesso alla procedura di pre dissesto.
Probabilmente questa valutazione è stata fatta e dato che la Giunta pensa di accedere ad un finanziamento prima degli incontri per verificare i riequilibri di bilancio vorrà dire che per fortuna i conti sono a posto.

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