Lo scorso 8 settembre si è svolto il consiglio di amministrazione di Azimut Benetti e le informazioni filtrano goccia a goccia, confermando le nostre preoccupazioni circa la cosiddetta riorganizzazione e quello che ne può conseguire.

Abbiamo preso atto che le numerose posizioni dirigenziali scoperte hanno trovato dei nuovi responsabili, ai quali facciamo i nostri auguri. Ma il percorso costruito dalla Boston Consulting, dietro mandato della proprietà, ad oggi resta a noi sconosciuto. Sia chiaro che questo non potrà trovare nessuna condivisione da parte nostra, qualora siano previsti esuberi o trasferimenti più o meno coatti, che equivarrebbero a dei licenziamenti.

Fra le varie ipotesi al vaglio c’è la divisione societaria di Azimut da Benetti per il 2018. Con quale finalità? Forse la vendita di Benetti, come dicono da tempo a Livorno? O la concentrazione a Livorno delle attività e delle produzioni realizzate oggi a Viareggio?
Con quale scopo, visto che gli amministratori di Azimut Benetti hanno dichiarato più volte anche alla stampa che mancano le professionalità? Si pensa così di colmare i ritardi nella progettazione, nella produzione o nelle consegne?
Il rischio, a nostro avviso, è che la toppa sia peggiore del buco. Si destruttura Viareggio per far funzionare Livorno? Serve subito un confronto trasparente e serio, senza rinvii o scherzi da prete. I lavoratori e la città hanno il diritto di sapere quali sono le scelte che l’azienda si appresta ad assumere nei loro riguardi.
Nicola Riva – Fiom Cgil Versilia

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ultimo aggiornamento: 23-09-2017


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