A Claudio Capotondi il Premio Rosselli. Dopo Fernando Botero, Igor Mitoraj, Giò Pomodoro, Maria Gamundi e Jorgen Haugen Sorensen, il prestigioso riconoscimento consegnato dal Circolo Cultura Rosselli con il patrocinio del Comune di Pietrasanta, andrà all’artista tarquiniese che dal 1973, ininterrottamente, collabora e lavora a Pietrasanta per realizzare le sue sculture.

Una trentina quelle monumentali accolte in piazze, parchi e aree pubbliche di città di tutto il mondo, dalla Cina agli Stati Uniti d’America, dalla Libia al Giappone passando per l’Austria. Il premio celebra il consolidato legame tra l’artista e le nostre botteghe artigianali e fonderie che realizzano i suoi capolavori contribuendo ad esportare il primato della capitale internazionale della scultura. Capotondi ha tenuto mostre personali a Roma, Bari, Brescia, Berna, New York, Parigi, Carrara dove ha ricevuto nel 2000 il Premio Michelangelo, Torino, Firenze oltre che in musei e gallerie.

Numerose le sue partecipazioni a collettive in Italia e all’estero. E’ considerato uno degli artisti italiani più importanti ed influenti del panorama contemporaneo.

“Capotondi – ha spiegato il vice sindaco, Daniele Mazzoni in occasione della conferenza stampa – ha dimostrato il suo amore per le nostre botteghe e per la nostra città con il suo lavoro e le sue opere meravigliose. Siamo particolarmente felici che il Premio Rosselli abbia indicato lui in questa edizione. Il compito dell’amministrazione è, a fianco di riattivare il percorso della formazione per riavvicinare i giovani e favorire il ricambio generazionale per cui abbiamo demandato al Centro Arti Visive questa funzione, quello di continuare a promuovere a livello internazionale le botteghe ed il loro legame con gli artisti creando così le condizioni indispensabili per dare continuità alla prodizione di opere. Formazione e promozione: sono le due chiavi per il futuro del nostro artigianato”.

Per Alessandro Tosi, Presidente del Circolo Fratelli Rosselli “Capotondi celebra, con le sue opere, il legame indissolubile con i nostri artigiani. Attraverso il premio intendiamo riconoscere il valore e le capacità indiscusse dei nostri artigiani, del marmo, del bronzo e del mosaico”.

Capotondi si è innamorato dell’arte e della scultura grazie al grande Michelangelo: “Ho capito a 13 anni che avrei fatto l’artista guardando un disegno di Michelangelo. Mio padre mi ha fatto studiare da geometra, finiti i compiti la sera, mi mettevo a disegnare. Ho scoperto dell’esistenza di Pietrasanta leggendo la vita di Michelangelo: ho capito subito che la mia vita sarebbe stata li. Carrara – ha raccontato – era troppo città, Pietrasanta aveva la dimensione di villaggio degli artisti. A Roma lavoravo il legno ed il gesso, del marmo sapevo solo che era duro. Devo agli artigiani la mia conoscenza del marmo”.

E sui contenuti del suo lavoro: “E’ il mistero della nascita che poi diventa il mistero del cosmo. E’ un ingranaggio complicato. Sono attratto dalla geometria perché è la legge che regola il cosmo: voglio dare un’emozione alla geometria senza però fermarmi a nessuna forma. Esplorare l’inesplorato”.

Il premio, organizzato da Circolo Rosselli e Comune di Pietrasanta, dal 1991 ha celebrato grandi nomi della scultura, gli stessi che hanno fatto dell’arte il biglietto da visita e il marchio vincente della piccola Atene.

L’attesa cerimonia di consegna è in programma domenica 5 novembre nella consueta cornice del Chiostro di Sant’Agostino. In contemporanea sarà inaugurata un’esposizione, all’interno delle sale del complesso, di disegni e bozzetti di Capotondi.

Ecco l’elenco dei premiati nella storia della rassegna: Fernando Botero, Igor Mitoraj, Giò Pomodoro, Kan Yasuda, Novello Finotti, Junkyo Muto, Ivan Theimer, Bruno Lucchesi, Giuliano Vangi, Stanley Bleifeld, Harry Marinsky, Pietro Cascella, Jean Michel Folon, Romano Cosci, Helaine Blumenfeld, Marc Quinn, Aart Shonk, Joseph Sheppard, Knut Steen, Giuseppe Bergomi, Hanneke Beaumont, Girolamo Ciulla, Dashi  Namdakov, Ron Mehlman, Maria Gamundi, Jorgen Haugen Sorensen.

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