Patto Civico è intervenuto più volte in consiglio comunale negli ultimi mesi per offrire un contributo concreto affinché la pista ciclo-pedonale di Querceta divenisse, anche mediante migliorie, provvedimenti ed interventi di minimo impatto, più compatibile con il contesto urbano in cui si sviluppa. Si tendeva a ricercare un assetto più sicuro e consentire che l’opera fosse accolta con maggior favore anche da quei cittadini che, ad oggi non sono del tutto convinti della sua effettiva utilità e/o corretta realizzazione.

“Non si è contrari – continuano – alle piste ciclabili o ciclo-pedonali ma considerando le numerose segnalazioni già nel mese di giugno avevamo proposto un documento tecnico atto a focalizzare, punto per punto, l’attenzione sul tema della sicurezza e mettendo alla luce alcune criticità che ritenevamo dovessero essere valutate e risolte.

Ricevemmo una risposta scritta che in parte concordava sulle criticità di alcuni tratti, ma in cui tuttavia, si dichiarava la non necessità ad agire, considerando la configurazione attuale per l’infrastruttura, la migliore ottenibile nel contesto in cui è realizzata e per la sua tipologia.

Di difronte sempre alla “minimizzazioni” dei rilievi fatti o addirittura a secchi rifiuti con negazione delle criticità sollevate chiedemmo altresì  la possibilità di organizzare un sopralluogo congiunto che ci coinvolgesse e che vedesse la partecipazione di: Assessore alle Opere Pubbliche e Manutenzione e gestione del patrimonio comunale, Assessore a Prevenzione, Protezione, Sicurezza e Ambiente, Comandante dei Vigili e responsabile dell’Ufficio Competente Ing. Orsini.

Anche in questo caso, lo spunto propositivo del nostro gruppo è stato respinto e la possibilità di valutare insieme, con più attenzione, la situazione descritta dal documento tecnico che abbiamo messo nelle mani dell’Assessore (con tanto di foto), negato. E così, in un approccio apatico, permangono intanto, a nostro avviso elementi di pericolosità su cui varrebbe invece la pena intervenire o comunque avviare una riflessione più approfondita.

Uno su tutti l’attraversamento della via Emilia, in prossimità con la strada Provinciale della Marina, infatti all’arrivo presso la Piscina Comunale la ciclabile dovrebbe proseguire verso mare con l’attraversamento della via Emilia, all’interno della viabilità del Comune di Forte dei Marmi. Ad oggi tuttavia tale attraversamento appare complicato sia per il traffico veloce sia per la prossimità della rotonda, e proprio per questo nel consiglio del 4 settembre promuovevamo la realizzazione di  un sistema “a chiamata”, con semaforo, in grado di garantire la sicurezza di ciclisti e pedoni.

Per non parlare poi delle situazioni legate al verde privato lungo il tracciato per il quale a nostro avviso occorrerebbe specificare la conduzione con apposita disciplina, impedendo così che si determinino condizioni di pessima visibilità in corrispondenza degli attraversamenti.

Sussistono, infine, anche altre condizioni “transitorie” di pericolo provocate dalla presenza di mezzi di trasporto pubblico in sosta per la salita o la discesa dei passeggeri o di quelli deposto al ritiro della raccolta differenziata.

Tutte indicazioni, già incluse nelle interrogazioni portate in consiglio e mai prese in considerazione. Crediamo che con l’arrivo del limite di 30 km/h nel tratto che precede l’inizio della ciclabile a Querceta, nell’ottica stessa dimostrata dalla A.C. di ricercare una maggior sicurezza per la via Federigi, ed a seguito di nuove segnalazioni ricevute si debba riprendere in considerazione anche il tratto di essa che esce dal centro abitato, dirigendosi verso il comune di Forte dei Marmi, lungo il quale la ciclopedonale rappresenta l’elemento più sensibile. ”

Vanessa Greco ed Andrea Giorgi – Patto Civico

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ultimo aggiornamento: 18-10-2017


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