Nella seduta di martedì il Consiglio Comunale di Seravezza ha respinto una mozione che il gruppo consiliare “Idee in Comune” aveva presentato per impegnare il sindaco e la giunta a considerare un sostegno diretto all’acquisto di ausili didattici per DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) quali tablet. La richiesta è stata respinta non per insensibilità sul tema proposto, delicato e ritenuto anzi meritevole di costante interesse, ma perché giudicata superflua alla luce dell’impegno che il Comune già da tempo profonde su questo aspetto, che investe sia l’ambito scolastico sia quello sociale. «Il Sindaco e la Giunta sono impegnati da anni nell’attuazione di una politica che va nel senso di una continuità di presenza e di servizi da parte del Comune, nonché dell’impiego di importantissime risorse economiche», ha detto l’assessore al sociale Orietta Guidugli nel corso del suo lungo e circostanziato intervento.

«Inoltre, il rapporto tra Comune e mondo scolastico è già sufficientemente stretto e tale da non far mancare niente di quanto sia necessario, offrendo anzi opportunità in più rispetto al minimo indispensabile, opportunità che la scuola stessa qualifica come ottime. Occorre aggiungere che il Comune non riceve frequentemente richieste specifiche per l’acquisto di ausili didattici per DSA in quanto vigono normative di sostegno e di incentivo economico che aiutano le famiglie in caso di bisogno. In casi particolarmente gravi, sia dal punto di vista economico che della necessità di supporti di altro genere, laddove la normativa specifica e il servizio sanitario nazionale non possano intervenire, l’Amministrazione Comunale ha già dimostrato di intervenire e non ha intenzione di venir meno a tali evenienze».

L’assessore Guidugli ha spiegato che tanto in ambito scolastico quanto in quello sociale il Comune è estremamente presente ed impegnato sul tema. In particolare, il settore sociale sta attualmente promuovendo un apposito bando di gara per la gestione diretta dell’assistenza agli alunni/studenti disabili certificati ex Legge 104 (tra i quali possono essere compresi ragazzi anche con diagnosi DSA o BES) impegnando 690 mila euro per la durata di due anni e mezzo. Nell’ultimo Consiglio Comunale è stato presentato ed approvato l’apposito atto di regolamentazione del servizio. Riguardo alla didattica, l’assessore Guidugli ha ricordato invece il cosiddetto “Pacchetto Scuola” che consiste nell’erogazione di un contributo economico in base a criteri di reddito, di merito scolastico e di età. «Pur non essendo una misura specifica per problematiche DSA e BES», ha detto l’assessore «sostiene tuttavia le famiglie con disagio economico e può essere richiesto anche in presenza di tali problematiche». Inoltre, con uno stanziamento di 3.240 euro annui, il Comune ha reso possibile la realizzazione dello sportello di ascolto aperto presso l’Istituto Comprensivo di Seravezza che permette di aiutare molti ragazzi in svariate problematiche, primi fra tutti gli studenti con disturbi nell’apprendimento. Un ulteriore contributo di 3.000 euro va a finanziare il progetto ”inclusione e bisogni formativi speciali degli alunni non italofoni” e tutta una serie di progetti di altro genere. «Questo fa capire quanto l’attuale Amministrazione sia in stretto e continuo contatto con la scuola e con le problematiche qui rilevate e quanto stia impegnando in termini di risorse umane ed economiche al fine di essere sempre attenta, presente e attiva rispetto ai bisogni e alle richieste che dovessero provenire dalla scuola o direttamente dai genitori degli alunni/studenti», ha aggiunto l’assessore.

Il no alla mozione è stato motivato con ulteriori importanti considerazioni. Innanzitutto le possibilità offerte dalle normative specifiche, che consentono alle famiglie di accedere a sgravi fiscali e contributi economici in caso di riconoscimento accertato dei disturbi dell’apprendimento. In secondo luogo, gli interventi passati e presenti già fatti dal Comune per l’acquisto di ausili per ragazzi con tali problemi, proprio in virtù di una stretta ed efficace collaborazione tra ente e scuola. Infine, il fatto che quasi mai i Piani Didattici Personalizzati indicano l’uso di supporti tecnologici quali computer o tablet e, laddove lo facciano, generalmente gli strumenti vengono presi direttamente dalle famiglie usufruendo degli sgravi e dei contributi economici previsti dalle normative o presi fra quelli già in datazione agli istituti scolastici.

«Sul piano dei servizi e delle risorse non si può pensare che il Comune sia scoperto in questo importantissimo settore», ha detto il sindaco in sede di dichiarazione di voto. «E difatti l’approfondita ed esauriente disamina fatta dall’assessore Guidugli dimostra che la copertura c’è ed è sufficiente per le esigenze delle famiglie interessate dalla problematica. Non ci sono ulteriori impegni da prendere, se non quelli a portare avanti i progetti in essere ed a far conoscere alle famiglie le diverse possibilità che hanno per ottenere supporto in questo delicato settore. Sul piano finanziario, invece, non condividiamo un’idea che imporrebbe di impegnare il bilancio comunale con somme da destinare in maniera generica all’acquisto di strumenti d cui non si conosce il reale fabbisogno, in modo quindi non puntuale e non commisurato alle esigenze».

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AUSILI DIDATTICI scuola seravezza

ultimo aggiornamento: 25-10-2017


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