Lunedì 23 ottobre alla pieve della Cappella si è tenuta l’assemblea fra ASBUC e la Comunità della Montagna per discutere la trattativa circa la causa decennale fra Henraux e Asbuc sugli usi civici; all’incontro era presente anche una delegazione dell’Amministrazione Comunale.

Come già anticipato nei precedenti incontri che ASBUC ha organizzato sul territorio, è emersa la volontà di porre fine al contenzioso con una trattativa che però a detta di una parte della popolazione della montagna intervenuta è troppo sbilanciata e poco conveniente per la comunità.

I Consiglieri ASBUC in questo decennio hanno condotto una causa complessa e dispendiosa da ogni punto di vista contro una forza economica come quella di Henraux. Ma visto l’evolversi della causa e lo scarso appoggio che sostengono di aver avuto dalla Comunità e dell’Amministrazione che negli anni non hanno contribuito fattivamente allo sforzo intrapreso, i Consiglieri sembrano propensi a portare avanti la trattativa, e giungere a una conclusione dell’iter giudiziario; conclusione oggi auspicata e spinta dall’attuale Amministrazione Comunale.

Come Movimento 5 stelle riconosciamo lo sbilancio che c’è fra quanto offerto da Henraux alla Comunità della Montagna e l’ingente danno ambientale e paesaggistico che l’attività estrattiva ha creato e sta continuando a creare alla collettività. Negli anni passati, la precedente Amministrazione Neri ha preferito abbandonare quasi del tutto il contenzioso, senza difendere attivamente gli interessi della collettività della montagna, e di fatto lasciando ASBUC praticamente sola in questa estenuante causa. L’attuale Amministrazione invece sembra solo intenzionata a chiudere nel minor tempo possibile la trattativa, e liberarsi, senza troppo pensare alle conseguenze, di questa annosa questione. Ma non considera che la collettività avrà un enorme danno e non un guadagno, data l’irrisoria offerta formulata da Henraux.

Durante l’Assemblea il consiglio di ASBUC si è dimostrato disponibile anche ad andare avanti nella causa, se avrà dalla Comunità della Montagna una risposta fattiva e un aiuto concreto. Un aiuto che dovrebbe a nostro avviso arrivare anche dall’attuale Amministrazione, che per adesso sembra invece continuare sulla falsa riga della precedente. Questo atteggiamento non ci meraviglia. Non scordiamoci che sono le stesse persone che hanno concesso l’apertura di una nuova cava sul Monte Costa, mentre due ulteriori iter sono presenti presso gli uffici comunali: prevedono l’apertura di ulteriori due cave sempre sul Monte Costa. Cosa ne seguirà? Ancora un enorme danno ai paesi della montagna, e non solo, che si ritroveranno praticamente circondati da attività di cava inquinanti e rumorose, e da un netto incremento del traffico pesante.

Ringraziando si coglie con la presente per porgere  cordiali saluti

Gruppo Movimento 5 stelle Seravezza

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