Dopo le dichiarazioni sguaiate della capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale a Viareggio Maria Domenica Pacchini sul tema dei cattivi odori, che in quelle vesti non può che parlare a nome del suo intero partito (il nuovo segretario-commissario versiliese della Lega Nord Alfredo Trinchese siede infatti accanto a lei nell’assise viareggina e non ha proferito parola), a cui il sindaco Franco Mungai ha risposto puntualmente ridicolizzandola agli occhi di tutti, dichiarazioni con le quali la stessa chiama in causa il comune di Massarosa con dei memorabili sfondoni e con degli accostamenti impropri (si direbbe “dove vai? son cipolle”) tali da far vergognare addirittura anche alcuni esponenti del partito a cui appartiene (all’interno del quale pare, dalle cronache, che la confusione regni sovrana), che si sono affrettati, pubblicamente e non, a dissociarsi da lei (uno di loro con queste testuali parole “Analisi errata.

Conclusioni errate. Tempistica sbagliata. Commissario non consultato. Territorio non consultato. Risultato: Lega a Massarosa sputtanata…”), dopo finanche la secca e comprensibile presa di distanze del Comitato Aria Pulita chiamato strumentalmente in causa dalla consigliera leghista, oggi, per completare il siparietto comico, è il turno dell’altro consigliere comunale di Viareggio Massimiliano Baldini – anche lui, come la protagonista, solito occuparsi di Massarosa perché evidentemente nella sua città problemi non ce ne sono – e del consigliere comunale nostrano Alberto Coluccini, che si uniscono baldanzosamente alla signora del “carroccio” in un triste e malinconico “ménage à trois”.

Un tridente oramai collaudato buono solo a confezionare figure meschine a raffica su qualsiasi tema tenti di approcciarsi. A perderci la faccia, in questa pantomima, non sono solo loro ma anche la destra massarosese tutta e la Lega Nord versiliese che continuano a farsi rappresentare e, ci permettiamo, svilire da questi personaggi in cerca di autore, isolati dal resto del mondo, lontani dalla realtà, mistificatori seriali a caccia di visibilità un tanto al chilo, noti oramai ai cittadini per la loro spregiudicatezza politica ed inattendibili per definizione.
Sapevamo della svolta leghista, da partito indipendentista e secessionista a partito sovranista (o qualcosa di simile), ma che ciò comportasse anche l’importazione o l’esportazione di consiglieri comunali, in soccorso barellato, da altri territori, per giunta impreparati, ci era sfuggito. Non studiano questi tre avventurieri e quando si fanno imboccare come spesso avviene nel caso del consigliere Coluccini, scelgono pure i suggeritori sbagliati senza avere nemmeno la furbizia di non farsene accorgere tanto sono chiare le matrici di provenienza delle “soffiate” di cui si appropriano.
Il consigliere Coluccini, che notoriamente prova enorme godimento a scrivere o, come in questo caso, a riproporre, comunicati stampa farciti (ad hamburger) di idiozie che non trovano riscontro nei fatti – ai quali in passato sono già state date sonore e umilianti per lui risposte – e ad invadere con i suoi proclami, tra un immancabile “selfie” e l’altro (ci mancherebbe), le pagine e i gruppi dei social network per ottenere una manciata esile di “mi piace” compresi quelli dei parenti, non si è ancora accorto, a distanza di anni, di quanto la gente sia esausta, fino al rigetto, della sua mania di protagonismo e della sua sconfinata invadenza che sfocia nel selvaggio. Non ripetiamo loro ciò che nel merito, anche su questo punto, è già stato detto da molti ed autorevoli ovunque e di volta in volta: con chi, come i convenuti, disconosce persino la verità o la manipola è solo tempo perso.
A tutti e tre e ai partiti, movimenti e associazioni dei quali sono dei fieri portabandiera, però auguriamo di proseguire così, all’arrembaggio, perché più parlano e più si espongono e più la gente, che ancora non ha avuto occasione, avrà modo di conoscerli e pure di evitarli.
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