“Ancora una volta “la montagna ha partorito il topolino”, dopo 10 anni di attesa e un’estenuante marcatura a uomo da parte dei comitati cittadini a suon di pacchi di documenti recapitati al sindaco con puntuali osservazioni per salvaguardare la salute dei viareggini, ecco che come sempre più spesso accade, con la scusa dell’emergenza, dobbiamo accontentarci del “meno peggio”. Così commenta il Movimento 5 Stelle Viareggio la questione antenne nella città.

“In tutta fretta, per evitare lo spauracchio di una proliferazione selvaggia delle antenne  – continua – cagionata dalla mancata attuazione nei tempi del relativo Regolamento sulle antenne,  sul filo di lana, la giunta ha fatto passare in consiglio, complici i consiglieri di maggioranza riuniti sotto il diktat del grande capo,  un piano della telefonia che lascia molti interrogativi. Un piano
dove si ammette un carico elettromagnetico che sfiora i limiti di legge, una distanza minima di salvaguardia (risibile) di 50 metri dagli edifici sensibili per quanto riguarda l’installazione di nuove antenne, senza per altro prendere in considerazione il problema delle micro celle. Il movimento 5 stelle, sposando la causa dei comitati dei cittadini che da anni si battono contro il proliferare delle antenne e i rischi legati all’elettrosmog, punta il dito contro questo regolamento che non ha accolto alcuna delle osservazioni dei suddetti comitati. Un regolamento a cui tra l’altro è stato negato alla nostra portavoce, zittita da un consigliere, di poter dare il proprio apporto nella discussione in consiglio comunale e che ha visto, tra l’altro, sollevarsi dai banchi in segno di protesta l’intera opposizione; un piano  che non considera minimamente il carico delle onde elettromagnetiche presenti sul nostro territorio, e che accontenta solo i gestori della telefonia. Si sposta l’antenna di via Matteotti, quella spuntata all’improvviso che ha visto gli abitanti della zona risvegliarsi un bel giorno con una grosso palo sulla testa istallato di soppiatto, quasi come se si gli artefici di ciò dovessero vergognarsi delle loro malefatte: ci dicono che verrà dirottata altrove come rassicura il primo cittadino, su un altro punto del territorio.
Singolare il fatto che il sindaco, informato da tempo delle osservazioni dei comitati, di cui avrebbe potuto tener conto nel momento propedeutico al confezionamento del piano, magari aprendo con loro un confronto, faccia passare un regolamento “blindato” in consiglio ammettendo di aver avuto fretta, rassicurando che tali osservazioni verranno recepite in un secondo momento: è – conclude M5S – sempre il solito atteggiamento di chi non vuole ascoltare e avere un dialogo preferendo tirare dritto per la propria strada, in questo caso l’obiettivo  centrato è quello di tutelare maggiormente gli interessi delle compagnie telefoniche piuttosto che la salute dei cittadini.”

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ultimo aggiornamento: 03-11-2017


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