Nota stampa del PD Seravezza in merito alla questione usi civici nel Comune di Seravezza

“Ci corre l’obbligo come Partito Democratico di Seravezza di intervenire su un tema complicato e difficile, quello degli “usi civici” e “beni comuni”, per fare chiarezza e ripristinare la verità dei fatti.

Da molti anni ormai le Amministrazioni Comunali di centro-sinistra che governano Seravezza hanno approfondito e gestito con grande attenzione, equilibrio, senso di responsabilità e capacità la causa sugli usi civici della montagna.

In queste settimane siamo finalmente ad un passo dalla positiva conclusione di una vicenda che dura da circa trenta anni e che ha alimentato per tutto questo lungo periodo polemiche e divisioni sul nostro Comune spesso inutili e dannose.

Purtroppo, come spesso capita, pochi facinorosi che fino ad adesso si erano totalmente disinteressati di questi temi si sono destati colpiti da improvviso fervore con l’intento di impantanare la prossima, positiva conclusione di processi complessi che coinvolgono interessi e punti di vista distanti e difficili da conciliare.

In questo caso a fare polverone e ad impegnarsi in “falli di confusione” sono singoli cittadini che, probabilmente privati del senso dell’umorismo, si autocertificano come “rappresentanti” di intere comunità, presunti esperti propinatori di teorie già ampiamente smentite e demolite da autorevoli e conclusivi studi e sentenze e “movimenti politici” la cui unica abilità (almeno su questo specifico tema) sembra essere quella della totale ignoranza o, a pensar male, della volontaria menzogna.

Il PD di Seravezza vuole proprio per questo provare a dare una corretta informazione a tutte le cittadine e i cittadini del Comune perché non si lasci strada alla mistificazione e all’ignoranza.

La vicenda “usi civici” è ben presente nell’impegno politico-amministrativo e nel lavoro portato avanti dalle Amministrazioni di centro-sinistra che hanno governato il Comune di Seravezza e tuttora continuano a farlo.

I più attenti alle vicende politiche del nostro territorio ricorderanno che di usi civici si parlava già nel programma elettorale della Coalizione di centro-sinistra che sosteneva il Sindaco Mazzucchi nel 2001, periodo in cui la causa con Henraux giaceva da anni presso gli uffici del Commissariato, quasi del tutto dimenticata dalla politica e dal territorio.

Questi stessi cittadini attenti sapranno certamente che nel 2007, finalmente, la causa venne assegnata al nuovo Commissario per gli Usi Civici di Roma, Dott. Catalani, il quale riprendeva con vigore e coerenza la trattazione del contenzioso.

Da questo momento l’Amministrazione di Seravezza, sotto la guida del Sindaco Neri prima e del Sindaco Tarabella poi, ha portato avanti ogni azione utile a sostegno delle istanze delle comunità della montagna e nell’interesse pubblico di tutta la cittadinanza del Comune di Seravezza.

Dal 2007 il Comune di Seravezza ha affidato per questa causa sugli usi civici incarichi a legali di massimo livello come l’Avv. Roberto Righi dello Studio Morbidelli-Bruni-Righi-Traina di Firenze, che è andato ad affiancarsi al prezioso e pertinace lavoro di difesa già intrapreso dall’Avv. Athena Lorizio di Roma.

Il Comune si è poi inoltre avvalso di consulenti tecnici di parte, come l’avvocato Cesare Piccioli e il dott. Giuseppe Monaci.

In questi anni, grazie al lavoro dell’amministrazione e degli uffici comunali, con il sostegno tecnico e storico-giuridico dei professionisti incaricati, sono stati prodotti numerosi atti di parte, consulenze, cartografie e memorie contribuendo all’espletamento, in particolare tra il 2011 e la fine del 2013, di una approfondita ed esaustiva attività istruttoria.

Alla pressante richiesta dell’Amministrazione è dovuto l’affidamento da parte del Commissario di un incarico al CTU Prof. Emanuele Conte nel 2012, al quale sono seguiti altri due incarichi di carattere tecnico-catastale all’Arch. Alessandria e, più di recente all’Agronomo Luigi Casanovi.

L’Amministrazione Neri è stata determinante nel 2010, quando ha evitato, facendo approvare un atto ufficiale dal Consiglio Comunale di Seravezza, che il Commissario pronunciasse sentenza in una fase del contenzioso in cui ancora non era stata fatta piena luce su quanto accaduto tra la fine del Settecento e i primi del Novecento.

Proprio grazie a questa operazione si è riusciti a dare il tempo necessario all’Asbuc di costituirsi, di espletare il proprio precorso elettorale e di diventare un soggetto attivo e centrale della causa.

Il Consiglio comunale è stato coinvolto sul tema nel 2010, 2012, 2014 e, anche nell’ultima seduta consiliare del 2017.

Le nostre Amministrazioni Comunali hanno inoltre organizzato incontri informativi sul territorio ai quali, ovviamente, non hanno partecipato gli scienziati dell’ultima ora di cui sopra.

L’Amministrazione Neri ha istituito la commissione speciale Usi civici (con presidenza all’opposizione) e uno specifico assessorato agli usi civici.

Queste scelte sono state confermate dal Sindaco Tarabella.

Dal 2011 l’Assessore Salvatori ha seguito per il Comune sia la controversia con Henraux sia, in stretto rapporto con i competenti uffici della Regione Toscana, le procedure di reintegra delle terre di demanio collettivo rimaste sospese fin dalla fine degli anni Ottanta. Proprio in questa fase il Comune ha accompagnato la nascita di Asbuc organizzando le prime elezioni e consentendo ad Asbuc di commutare i costi di organizzazione delle elezioni in lavori utili sul territorio della Montagna seravezzina.

Il Comune di Seravezza ha svolto un ruolo attivo nella discussione e definizione della nuova Legge regionale sugli usi civici e, dopo l’approvazione di quest’ultima da parte del Consiglio regionale, ha organizzato nel 2013 insieme alla Regione un convegno illustrativo sul tema presso le Scuderie Granducali di Palazzo Mediceo a Seravezza.

Anche dopo la formale costituzione in giudizio di Asbuc nel 2013, il Comune di Seravezza non è mai venuto meno rispetto al suo impegno nella controversia e nemmeno dopo la pronuncia della sentenza parziale del 5 febbraio 2014.

Alle due amministrazioni Neri e Tarabella si deve il merito di aver svolto un ruolo chiave nel paziente lavoro di avvicinamento tra le parti – Asbuc e Henraux – al fine di perseguire l’obiettivo di una composizione conciliativa della controversia che potesse tutelare le diverse istanze – quella comunitaria e quella privata – in un progetto integrato di sviluppo della montagna.

Nei dieci anni presi in esame (2007/2017) il Comune di Seravezza ha investito sul tema usi civici circa 35 mila euro in spese per gli incarichi professionali sia per i legali sia per i professionisti incaricati delle CTU disposte da Commissario.

Con questa sintesi parziale e molto stringata rispetto alla reale massa di lavoro svolto dalle nostre Amministrazioni Comunali su questo specifico tema ci sembra di aver sufficientemente smontato le stupidaggini e le inesattezze e falsità che nelle ultime settimane sono state dette e scritte al proposito.

A conclusione di questo lungo processo che ci vede prossimi alla meta il PD rimarca il proprio totale sostegno al lavoro encomiabile svolto da Comune e Asbuc per giungere ad una soluzione transattiva equa e giusta con Henraux; ammonisce chiunque si opponga all’accordo transattivo rispetto al rischio enorme che il territorio e l’economia di Seravezza corrono nell’eventuale affidarsi ad una sentenza del Commissario agli Usi Civici; invita tutti gli interessati a considerare la transazione come una vittoria, considerando la soluzione dell’accordo e della conciliazione tra le parti un valore da difendere, in linea con quanto già espresso nella delibera consiliare della primavera 2010.

Per tutti quelli che ancora nutrissero qualche dubbio o domanda o per quelli che volessero confrontarsi con noi fin da ora l’invito è a partecipare alle prossime assemblee pubbliche che organizzeremo a breve.”

PD Seravezza

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ultimo aggiornamento: 04-11-2017


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