Migliaia e migliaia di scatti fotografici. Una poderosa raccolta di immagini. Il racconto visivo di un’intera comunità lungo oltre cinquant’anni. È l’archivio di Fulvio D’Iorio, il fotografo per antonomasia della piana quercetana, scomparso nel 2010. Un archivio prezioso, che adesso sarà interamente digitalizzato e reso fruibile al pubblico. Il progetto nasce per volontà della Pro Loco Querceta, della famiglia D’Iorio e del Comune di Seravezza. Ieri mattina in Sala Cope, in occasione della cerimonia conclusiva del sesto concorso fotografico nazionale “Fulvio D’Iorio”, la stipula dell’accordo da parte del presidente della Pro Loco Luca Garfagnini, del vicesindaco Valentina Salvatori e di Francesco D’Iorio in rappresentanza degli eredi.

La convenzione prevede l’intera digitalizzazione e indicizzazione dei negativi fotografici dell’archivio D’Iorio a partire dall’anno 1956. Un’eccezionale raccolta di immagini che offre uno spaccato a trecentosessanta gradi della vita versiliese: le foto scattate nelle cave, nei laboratori e negli studi di marmo; i ritratti dei bambini fatti sulla spiaggia o sui cavallini a Forte dei Marmi; le feste paesane, le recite scolastiche, le cerimonie religiose e i matrimoni; i servizi giornalistici sui fatti di cronaca; l’intera evoluzione del Palio dei Micci, che Fulvio D’Iorio documentò nel dettaglio fin dalla primissima edizione. I negativi saranno messi gratuitamente a disposizione dalla famiglia (che resterà comunque proprietaria degli stessi), i volontari della Pro Loco eseguiranno le scansioni e la catalogazione, il Comune metterà a disposizione gli spazi in cui, a lavoro ultimato o in fasi intermedie, saranno esposte le fotografie ritenute più significative. L’accordo tra le parti non prevede scadenze temporali, anche in considerazione dell’enorme mole di lavoro da svolgere a titolo del tutto gratuito e volontario da parte dei soci della Pro Loco.

Il progetto ha un’indubbia valenza culturale, permettendo di preservare una testimonianza storica e di organizzare future iniziative tese alla promozione e alla salvaguardia delle tradizioni, della storia e dei costumi del territorio comunale. Per il Comune si inserisce in un progetto più ampio che contempla anche la digitalizzazione e l’indicizzazione del cosiddetto Archivio della Memoria – un fondo esistente presso la biblioteca “Sirio Giannini” in cui sono raccolti documenti relativi all’’ultimo conflitto mondiale – e dell’Archivio Storico Comunale.

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ultimo aggiornamento: 06-11-2017


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Memoria storica e nuove tecnologie, digitalizzazione delle immagini e dei documenti degli archivi comunali