Rispetto alla questione dell’installazione di alcuni dossi sulla via Calagrande a Piano di Mommio- scrive il sindaco di Massarosa Franco Mungai – ho inviato una nota al Consigliere Alberto Coluccini che ha tentato di attribuirsi pubblicamente il merito della risoluzione di questa vicenda . Una affermazione che non ha alcun fondamento essendo intervenuto, alla fine della questione, protocollando materialmente quanto già deciso e comunicato ai richiedenti.

Coluccini in questa vicenda-prosegue Mungai- non ha avuto nessuno merito e nessun ruolo attivo come vorrebbe far credere e come addirittura ha scritto in un comunicato stampa del 29 settembre 2017, nel quale ha rivolto, come se non bastasse, parole pesanti e offensive nei confronti del vicesindaco Damasco Rosi e della consigliera comunale Cristina Batini: “dovrebbero solo vergognarsi”, “al posto di vergognarsi e chiedere scusa ai cittadini millantano addirittura meriti inesistenti…”.

I fatti sono andati diversamente da come racconta Coluccini perché il 13 gennaio 2017 a mezzo e-mail un cittadino, in rappresentanza di altri, mi aveva inoltrato, reiterando una richiesta già fatta in precedenza, la proposta di sistemazione di dossi per inibire le elevate velocità di mezzi su via Calagrande, rendendosi disponibile a farsi “carico dell’acquisto di almeno due dossi da sistemare, da parte dell’Amministrazione comunale,sul lato sud, nei pressi dell’incrocio” restando in attesa di istruzioni per procedere all’acquisto.

Un’ istanza rivolta per conoscenza anche al vicesindaco Damasco Rosi e alla consigliera Cristina Batini, sia per il ruolo ricoperto, sia perché entrambi residenti nella frazione.

Una pratica che necessitava del nulla osta del Comando di Polizia Municipale formalizzato con ordinanza in data 19 luglio 2017

A quel punto si poteva procedere formalmente verso la conclusione dell’iter, per cui la dirigente del settore lavori pubblici, dopo aver contattato telefonicamente il rappresentante dei richiedenti, ha inviato allo stesso una mail con l’indicazione dei successivi passi da fare .

Solo a questo punto si è inserito il consigliere Coluccini, consegnando materialmente al protocollo la domanda e che per questo voleva essere anche invitato a partecipare al sopralluogo con cui si è dato il definitivo nulla osta all’operazione.

Chiedo quindi al consigliere Coluccini- conclude Mungai- a che titolo doveva essere invitato a presenziare al sopralluogo? Perché doveva essere informato? In virtù di quale prassi, consuetudine o necessità. Forse per poter dire che se la collocazione dei dossi era resa possibile anche grazie al suo interessamento?”

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