Riparte da lunedì il progetto Cibo Salvato… Cibo Donato, promosso dall’Amministrazione per ridurre gli sprechi di alimenti perfettamente commestibili, sostenere il volontariato locale impegnato nella lotta alla povertà ed educare alla solidarietà, alla cultura del dono e al consumo consapevole.

“Grazie ad un protocollo siglato dalla Consulta del Volontariato, dal gestore delle nostre mense,alla collaborazione dei Centri di Ascolto presenti sul nostro territorio e alla disponibilità della Fondazione Casa Lucca- proprietaria del complesso La Ficaia, – spiega l’assessora al sociale Simona Barsotti- sarà possibile utilizzare il cibo non sporzionato dalle mense scolastiche del Comune per finalità di distribuzione alimentare benefica.

Due saranno le zone di smistamento curate dal centro Ti ascolto di Piano del Quercione e dal centro Ti ascolto Cinque spighe di Stiava, attive dal lunedì al venerdì dalle ore 14,15 alle 15,15, presso le quali le persone che si trovano in stato di bisogno potranno recarsi.

Nella zona sud la distribuzione verrà effettuata presso il complesso la Ficaia, in cui opereranno i donatori di sangue Fratres di Quiesa, Massarosa, Bozzano e le Confraternite di Misericordia di Massarosa e Quiesa e nella zona nord presso la sede Avis di Stiava dove opereranno invece i Donatori di Sangue Fratres di Stiava e Piano di Mommio, la Confraternita d Misericordia di Stiava e Piano del Quercione e l’Avis di Bargecchia.

Un progetto già collaudato con i centri di ascolto – prosegue- nel quale la Consulta del Volontariato funziona come centrale di coordinamento, le associazioni garantiscono le risorse strumentali: mezzi di trasporto, contenitori per alimenti, contenitori termici per trasporto, attrezzature e personale volontario per la gestione del progetto, mentre il gestore del servizio mense Cir Food assicura la collaborazione professionale del proprio personale per la raccolta del cibo non utilizzato e non sporzionato dalle scuole primarie di Bozzano, Quiesa, Massarosa, Stiava, Piano di Mommio, Piano di Conca, Pieve a Elici, Piano del Quercione e medie di Massarosa, secondo le procedure operative previste per legge, fino al momento del ritiro dei prodotti da parte dei volontari delle Associazioni.

Questo progetto, ormai collaudato ed in linea con gli obiettivi dettati dalla regione Toscana, rappresenta uno strumento importante per l’amministrazione per rispondere ad una situazione di povertà alimentare, sempre più crescente anche nel nostro paese – conclude l’assessora al sociale Simona Barsotti.

Vorrei infine ringraziare tutti coloro che in questi anni hanno partecipato a questo progetto perché hanno dato vita ad un nuovo modo di operare e di pensare il volontariato”.

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