“A seguito della minaccia di querela da parte del consigliere comunale, Luigi Troiso, nei confronti di una nostra iscritta, Nicoletta Battistoni, che non parlava in quel momento a nome del cantiere sociale, ma soprattutto a seguito del tentativo da parte dell’assessore al welfare, Gabriele Tomei, di pretendere da noi una dissociazione da essa, che valutiamo come una vera e propria ingerenza sulla nostra autonomia, il cantiere sociale decide di interrompere ogni relazione con l’amministrazione comunale. Sono loro che devono scusarsi per il modo in cui stanno distruggendo Viareggio. Ed è il consigliere comunale Franco Gangini che dopo l’infelice esternazione sul Gas e le case che dovrebbe scusarsi e dimettersi”.
 Lo scrive il Cantiere Sociale di Viareggio.
 “Il fatto che la Provincia abbia annunciato di non poter più sostenere il progetto del Cantiere Sociale scaricando sull’amministrazione comunale eventuali sostegni – aggiunge il collettivo – non ci farà rinunciare alla nostra identità. Noi non siamo in vendita e continueremo a sviluppare le nostre attività sociali dal basso in completa autonomia e autogestione. Appare evidente che qualcuno pensava di usare il Cantiere Sociale come un silenziatore dei movimenti di lotta ma ha fatto male i suoi calcoli. Esprimiamo, invece, alla compagna minacciata di querela la nostra piena solidarietà. Non è con le intimidazioni che si soffoca il dissenso e la libertà di espressione”.
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ultimo aggiornamento: 22-11-2017


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