Confermata la seconda stella Michelin al ristorante Il Piccolo Principe del Grand Hotel Principe di Piemonte

Il ristorante Il Piccolo Principe, che, insieme al Regina, costituisce la ricca offerta culinaria del Grand Hotel Principe di Piemonte, ha avuto anche quest’anno – per la quarta volta consecutiva – la conferma della seconda stella Michelin, ottenuta tre anni fa. È un fregio di raro prestigio, checondivide con solo altri 40 ristoranti in Italia e appena con altri tre in Toscana.

La conferma della seconda stella, che fa seguito alla prima ottenuta nel novembre 2008, è avvenuta dieci giorni fa, in concomitanza col lancio dell’edizione 2017 della Guida Michelin.

La motivazione è la seguente: «Come in una sinfonia ben orchestrata, lo chef Giuseppe Mancino, del Piccolo Principe, fa coesistere nei suoi piatti creatività, raffinatezza, tecnica e ottime presentazioni».

Ricordiamo che, oltre alla doppia stella Michelin, il Piccolo Principe vanta due forchette Gambero Rosso, il prestigioso inserimento nella guida Identità golose, che riunisce tutti i migliori ristoranti del mondo, e ben due Cappelli dall’edizione 2018 delle Guide de L’Espresso per i migliori Ristoranti d’Italia.

Gli ispettori Michelin operano in modo anonimo seguendo una consolidata metodologia in tutto il mondo e pagano il conto al ristorante, valutando esclusivamente la qualità della cucina in base a cinque criteri predefiniti: qualità dei prodotti, gusto e abilità nella preparazione dei piatti e nella combinazione dei sapori, cucina rivelatrice della personalità dello chef, rapporto qualità/prezzo e continuità nel tempo e nel menu. Questi criteri sono rispettati dagli ispettori Michelin in Italia, come in Giappone o in Cina e negli Stati Uniti. Ne consegue che, a parità di numero di stelle, la qualità di un ristorante è la stessa a prescindere dalla localizzazione. In particolare, la doppia stella è sinonimo di cucina che vale la deviazione, cioè una sosta apposita durante un viaggio.

Il Piccolo Principe si trova nella suggestiva cornice del roof all’ultimo piano. È guidato dallo chef Giuseppe Mancino col secondo chef Alessio Bachini. È aperto solo a cena, da aprile a ottobre, ed è accessibile anche ai non residenti in albergo, mettendosi così a disposizione della platea più vasta.

Per i gruppi e gli eventi aziendali lo chef e la sua cucina sono sempre adisposizione, anche nel periodo di chiusura (da novembre a marzo). La cucina del ristorante è squisitamente ricercata, arricchita e valorizzata da unafornita Carta dei vini. Le proposte spaziano dalla cucina tradizionale della Versilia e della Toscana a una rivisitazione della stessa in chiave più contemporanea. Tutti i menu sono sempre accomunati dalla scelta di prodotti stagionali, per offrire sempre prodotti freschi.

Il setting è di assoluto prestigio: l’elegante ed esclusiva sala al quinto piano, con vista mozzafiato sul mare e sulle Alpi Apuane, o la splendida terrazza a bordo piscina sul roof garden.

«Sono davvero orgoglioso di questo risultato, non tanto per me quanto per lo staff che ho l’onore di coordinare – le due stelle Michelin sono frutto del lavoro di squadra e non della prestazione di un singolo – e per la società che gestisce l’albergo, lungimirante come poche altre oggi. Occorrono forti investimenti per far crescere un ristorante sino a questo traguardo, e collaborare con chi è in grado sia di capire il valore aggiunto di un ristorante quale Il Piccolo Principe sia di sostenerne i costi è il sogno di ogni chef».

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