Pubblichiamo la lettera di Emiliano Favilla, ex assessore in PRovincia di Lucca.

ORMAI E’ UNA “MODA” CONSOLIDATA VISTO CHE TRA I VIAREGGINI SEMBRA CHE NON CI SIA PIU’ NESSUNA CAPACITA’ E COMPETENZA.

ANCHE AL CARNEVALE, TIPICA MANIFESTAZIONE CHE COGLIE LO SPIRITO ANARCHICO DEI VIAREGGINI. ORMAI SI PARLANO ALTRI DIALETTI.

I campanilismi non vanno bene ma nemmeno il contrario a tutti i costi.

Oggi sul palco dove si presentava e si dava inizio alla sfilata del carnevale, non c’era un viareggino.

Il sindaco Del Ghingaro della piana Lucchese, così come il suo assessore Walter Alberigi. Il Presidente della Fondazione Carnevale Mariolina Marcucci della Garfagnana, Il Senatore Andrea Marcucci della Garfagnana anche lui. Il consigliere regionale Stefano Baccelli di Lucca.

Per non parlare poi per quei tipici lavori, come i controlli alle porte, dove giovani disoccupati e studenti erano Viareggini o della Versilia al massimo, sono stati affidati a una ditta di Bologna. Anche il montaggio e smontaggio delle tribune e altre attività logistiche, da sempre assegnate ai disoccupati del posto oggi tutti a casa , perché quei lavori date in mano a ditte forestiere.

Chi scrive è nato a Camaiore, anche se vissuto a Viareggio dall’età di 6 anni, quindi, non sono un fanatico campanilista, ma quanto sta succedendo a Viareggio da qualche anno a mio parere sfiora l’assurdo.

In quel contesto su quel palco non ci sfigurava certamente la figlia dell’ex Presidente Americano Kennedy, alnmeno lei si sapeva che era soltanto ospite.

 Emiliano Favilla

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ultimo aggiornamento: 28-01-2018


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