È stato approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale il “Regolamento per l’esercizio del gioco lecito” che si prefigge l’obiettivo di promuovere un primo strumento di prevenzione del gioco problematico che colpisce, secondo un indagine IPSAD, circa un milione di persone in Italia. In fase di stesura e di confronto è stata coinvolta la Dottoressa Aglietti, responsabile del centro GAP presso il Ser.T. di Viareggio, che ha delineato una situazione critica: dalle 8 persone in cura per questo disturbo del 2008, siamo arrivati oggi a quota 150.

Il regolamento si ispira al modello promosso da alcuni comuni toscani, in particolare Prato, ed è in linea con la recente Legge Regionale. Alla stesura della normativa hanno lavorato l’Assessore al Sociale Anna Graziani, l’Assessore alle Attività Produttive Carlo Alberto Carrai, il Consigliere Comunale Nicola Rombi e i membri delle IIIa e IVa Commissione Consiliare Permanente.

Il fulcro del documento è la definizione dei cosiddetti “luoghi sensibili”, punti per cui è previsto il divieto entro i 500 metri della nuova apertura – ma anche cambio gestione, variazione licenza o modificazione del parco dei dispositivi da gioco – di centri scommesse e di spazi per il gioco con la vincita in denaro. I luoghi sensibili individuati per il territorio del Comune di Camaiore sono i luoghi di culto, istituti scolastici di ogni ordine e grado (compresi quelli privati), asili nidi e scuole dell’infanzia (anche private), giocherie, sale studio, ludoteche, scuole guida, centri di aggregazione giovanile, oratori, discoteche, biblioteche, musei, teatri, cinema, giardini e parchi pubblici, sedi legali o operative di associazioni sportive, sociali, culturali o ricreative (registrate nei rispettivi albi comunali), stazioni ferroviarie e terminal di autobus. Inoltre è vietata l’apertura di centri scommesse e di spazi per il gioco con la vincita in denaro entro i 500 metri da sportelli bancari, bancomat o postali (di cui è vietata l’installazione all’interno dei locali di esercizio), agenzie di prestiti e di pegno, attività di acquisto oro – argento e preziosi.

Altra branca d’azione è relativa agli standard urbanistici necessari per queste tipologie di esercizio per cui è vietato – per esigenze di decoro urbano e di tutela del patrimonio storico – monumentale – l’insediamento nei centri e nei borghi storici individuati dalla normativa urbanistica vigente.

Il Comune inoltre si riserva di subordinare l’erogazione di sovvenzioni economiche per se stesso e per la propria famiglia a quei soggetti le cui finanze sono state dissestate dal gioco patologico all’accettazione di un percorso terapeutico da effettuarsi presso il Ser.D. competente. L’articolo non si applica nel caso in cui il soggetto eserciti la propria potestà genitoriali su uno o più figli di età minore.

Il Consiglio Comunale sceglierà un logo – in attesa che il Consiglio Regionale ne designi uno valido per tutto il territorio – che segnali gli esercizi al cui interno non sono installati apparecchi per il gioco lecito. La scelta avverrà attraverso un concorso di idee destinato agli istituti scolastici del territorio con l’obiettivo di promuovere una campagna di sensibilizzazione dei rischi connessi alla ludopatia.

“Si tratta del primo strumento di cui il Comune di Camaiore si dota per contrastare il gioco patologico e le sue drammatiche derive. Per fare di più abbiamo bisogno che la normativa vigente si evolva e che tutti i Comuni della zona si allineino. Si tratta comunque di un buon punto di partenza che ci impegneremo ad aggiornare costantemente così da poterlo rendere più efficace possibile”, le parole del Sindaco Del Dotto.

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ultimo aggiornamento: 02-02-2018


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