Il Consiglio comunale, durante la seduta straordinaria dello scorso giovedì, ha visto l’approvazione della delibera n° 6 dell’8 febbraio 2018 presentata dall’Assessore alle Finanze Andrea Mazzoni, riguardante il finanziamento del Consorzio Ambiente Versilia (CAV) e il rilascio di una garanzia fidejussoria ex art. 207 del D. Lgs 267/2000 a garanzia degli adempimenti contrattuali previsti.

“Si tratta di un passaggio importante – afferma l’Assessore Andrea Mazzoni – che porta al termine la definizione della transazione con TME e che consente finalmente di ottenere, da parte della nostra partecipata CAV, l’erogazione da Mediobanca di un mutuo di € 8.000.000 con il quale, oltre a chiudere la vicenda legale, potrà rimborsare parte del finanziamento della Regione Toscana e provvedere in seguito al rimborso delle quote anticipate dai singoli comuni, che nel nostro caso corrispondono ad € 727.200. In questo modo, tramite la fidejussione corrisposta solo in proporzione alla nostra quota di partecipazione e grazie all’intervento degli altri comuni, si è scongiurata la possibilità che la transazione non venisse finalizzata con il rischio di un conseguente aumento dell’esposizione nei confronti di TME di € 2.500.000”.

Al secondo punto dell’ordine del giorno vi era la mozione presentata dal gruppo Legati al Forte, rappresentato dal Consigliere Gianpaolo Bramanti, che ha richiesto l’impegno da parte dell’Amministrazione Comunale di intervenire per trovare una definitiva destinazione della villa sequestrata al boss mafioso Matranga nel 1998. Il Sindaco Bruno Murzi ha precisato che vi sono varie problematiche, condivise in sede di consiglio anche dal gruppo Obiettivo Forte, relative al fatto che la villa, di proprietà statale, non è al momento utilizzabile dato che richiede notevoli lavori di completamento, si trova a ravvicinata distanza da un elettrodotto e, oltretutto, per come è configurata, difficilmente può adattarsi ad usi sociali. Peraltro l’Amministrazione, grazie all’intervento del Presidente del Consiglio comunale Simona Seveso e tramite un percorso avuto con la Società della Salute, ha già percorso una via per ottenere l’utilizzo ai fini sociali di detto immobile, in particolare cercando di partecipare ad un apposito bando al fine di poter realizzare appartamenti per persone disabili e con disagio sociale. Purtroppo, dopo un sopralluogo con i tecnici della Fondazione Coesione sociale, è emerso che, a causa delle barriere architettoniche presenti nello stabile, non era possibile svolgere l’intervento. In ogni caso il consiglio, con voto unanime, ha approvato la mozione al fine di cercare di reperire le risorse finanziarie necessarie per completare l’opera ed utilizzarla ai fini istituzionali o sociali come previsto dalla legge. La Presidente del Consiglio comunale ha inoltre suggerito l’istituzione di un gruppo di lavoro, che coinvolga anche l’opposizione, per proporre soluzioni al problema.

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ultimo aggiornamento: 10-02-2018


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