Esce domani (15 febbraio) in tutte le librerie d’Italia il nuovo libro dello scrittore viareggino Simone Dini GandiniL’ibis di Palmira e il merlo ribelle“. L’autore del successo editoriale “La Bicicletta di Bartali” (giunto alla quinta edizione) propone questa volta un racconto che tratta con leggerezza e ironia, attraverso la lente della fiaba, i temi dell’accettazione, della diversità, della solidarietà e dell’amicizia, e tocca temi di scottante attualità come la migrazione, la guerra in Siria e l’integrazione.
La tranquilla vita di provincia nel giardino e nel bosco poco lontano viene sconvolta dall’arrivo di un mostro. Tanto gli animali del giorno quanto quelli della notte ne sono terrorizzati. A risolvere il mistero del Mostro sarà un merlo ai margini della propria comunità, composta da tre merli molto snob, per le sue scelte non in linea con la tradizione (il merlo in questione è appunto vegetariano e parla con tutte le altre specie di uccelli, persino con i migratori!). Il merlo ribelle scoprirà che il Mostro altro non è che l’ultimo Ibis Eremita di Palmira rimasto sulla Terra, che dopo aver lasciato la sua città a causa della guerra e aver perduto in mare la sua unica compagna ha toccato quelle coste e si è rifugiato nel folto del bosco. Grazie al merlo, l’Ibis Eremita verrà accettato nella comunità del bosco e troverà persino il modo di passare per eroe, salvando un cucciolo di cinghiale da un bracconiere.
Poi, un giorno, un passaparola tra uccelli marini fa giungere nel bosco la notizia del ritrovamento della compagna dell’Ibis, adesso al sicuro in un centro specializzato: pur con grande dispiacere, l’Ibis parte verso la sua compagna per far continuare la sua specie. Ad accompagnarlo per un pezzo del viaggio saranno tutti gli uccelli del bosco.
La vicenda reale dell’Ibis Eremita non ha purtroppo lo stesso lieto fine di L’ibis Eremita e il merlo ribelle.
Questo uccello rarissimo, scoperto nel 2002 poco lontano dalle rovine di Palmira da uno studioso fiorentino, è stato infatti dichiarato estinto nel 2016 a seguito dell’occupazione della città da parte dell’Isis.
“Pur senza dichiararlo mai apertamente, – racconta Simone Dini Gandini  – questa storia è a Km 0 e si svolge tra il mio giardino di casa a Torre del Lago Puccini e il vicino Parco Naturale Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli lungo il corso del canale Bufalina.  Le dune di macchia lucchese fanno da sfondo al primo incontro tra il merlo ribelle e l’Ibis Eremita, mentre le colline oltre il lago di Massaciuccoli sono, infine, il primo confine che il merlo supererà per vedere il mondo”.
A Viareggio il libro verrà presentato sabato 10 marzo presso la libreria Lettera 22.
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ultimo aggiornamento: 14-02-2018


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