Sold out in ogni ordine di posto per “Quello che non ho”, lo spettacolo che Neri Marcorè porta in scena domani (martedì 20 febbraio) al teatro delle Scuderie Granducali di Seravezza. Affresco nella forma del teatro canzone, “Quello che non ho” trae ispirazione dal poema filmico “La Rabbia” – con il quale nel 1963 Pier Paolo Pasolini profetizza una “nuova orrenda preistoria” che mina politicamente ed eticamente la società contemporanea – e dalle canzoni di Fabrizio De André, in particolare quelle del concept album “Le Nuvole”. Marcorè si serve di “storie emblematiche, quasi parabole del presente, che raccontano (anche in forma satirica) nuove utopie, inciampi grotteschi e civile indignazione. Storie di sfruttamento dell’uomo e dell’ambiente, di esclusione, di ribellione, di guerra, di illegalità, rilette con un filtro grottesco, ghignante e aristofanesco”. La performace di Marcorè è sostenuta e arricchita in scena da tre chitarristi-cantanti dal talento virtuosistico: Giua, Pietro Guarracino e Vieri Sturlini. Regia e drammaturgia di Giorgio Gallione.

Dalla scheda dello spettacolo: “Nelle ultime stagioni Neri Marcorè ha molto frequentato il teatro musicale, esplorando tra l’altro Gaber e i Beatles e costruendo spettacoli che guardano sia al teatro civile che alla bizzarra giocosità del surreale. Con “Quello che non ho” siamo di fronte a un reinventato esempio di teatro canzone che, ispirandosi a due giganti del nostro recente passato, prova a costruire una visione personale dell’oggi. Un tempo nuovo e in parte inesplorato in cerca di idee e ideali”.

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ultimo aggiornamento: 19-02-2018


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