“Da amministratore locale, da sindaco di lungo corso, saprei dove mettere le mani per liberare risorse e consentire agli enti locali di fare investimenti. Oggi a causa della legge di stabilità e del prelievo forsennato da parte del governo centrale, non è possibile. Lo Stato prende di più di quello che da indietro alle comunità ed i sindaci sono costretti a fare i miracoli”: è quando ha detto Massimo Mallegni, tre volte sindaco di Pietrasanta (Lu), candidato al Senato della Repubblica nel collegio Toscana 1 e Toscana 5 per Forza Italia, in occasione di un incontro pubblico a Castelnuovo Garfagnana.

 “Prendiamo l’esempio di Pietrasanta – ha detto Mallegni – che raccoglie 22 milioni di euro di Imu: 8 milioni volano a Roma. I comuni non possono spendere, non possono assumere a causa di vincoli messi da chi non conosce la macchina amministrativa. Gli amministratori che provengono dal territorio possono portare un contributo di efficienza e praticità al bisonte Stato”.

Secondo Mallegni i comuni sono la prima leva economica di un territorio: “in Italia ci sono 7.978 comuni – ha spiegato – il 70% ha meno di 5mila abitanti: dobbiamo consentire ai comuni di trattenere tutta la quota Imu. Il prelievo statale è troppo elevato. Voglio impegnarmi in prima persona per modificare alcuni aspetti del prelievo da parte dello stato per assicurare più risorse ai comuni e alle comunità”. Info su www.massimomallegni.com

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