Non si è fatto attendere dai cittadini, il Senatore Massimo Mallegni al confronto sul futuro del PCA, Progetto Comunità Aperta, svoltosi alla Croce Verde di Pietrasanta, dove erano stati invitati tutti i candidati alla carica di sindaco, per le prossime amministrative della Piccola Atene. Il confronto verteva sul futuro, al momento del  tutto incerto, di questa struttura che si pone, resistendo a fatica, tra i cittadini e le istituzioni e che funge da contrasto al fenomeno della tossicodipendenza e che lo fa, spesso, con armi improprie o comunque insufficienti ad affrontare il “nemico.

Dopo l’introduzione del Presidente Luca Bonci, un breve resoconto, dal punto di vista scientifico, da parte della Psichiatra, la dott.ssa Denise Gazzarrini, che ha sottolineato l’importanza di un approccio non solo farmacologico, nel combattere le tossicodipendenze e le dipendenze in generale,  e dell’intervento di un operatore, come ama definirsi lui, “di strada”, Nando Melillo, che ha invece riferito di come è nato il PCA, vale a dire, addirittura prima del S.E.R.D. e di come abbia successivamente collaborato con il S.E.R.D., come gli sia sopravvissuto ed, infine, come la Asl abbia proseguito, anche nei confronti del PCA, con la politica dei tagli tant’è che anch’esso, adesso, si trova sull’orlo del baratro, Nando Melillo ha proseguito rimarcando come la mancanza dei fondi necessari abbia trasformato questa struttura in un semplice “chiosco per la distribuzione di farmaci”, cosa del tutto contrastata da chi la promuove e crede fermamente nella sua funzione rieducativa e sociale. “Lo dimostra l’Associazione ‘Mangi chi ha fame’- dirà in chiusura del dibattito la psicologa Valentina Torri – questa associazione, infatti, a cui partecipano moltissimi volontari presenti in sala, aiuta le persone con dipendenze a sentirsi di nuovo utili al prossimo e, per chi si è visto mettere ai margini della società, ha sicuramente una funzione sociale e terapeutica allo stesso tempo”. Il primo intervento è stato per il Senatore Massimo Mallegni che ha rilevato l’importanza dell’opera svolta da chi porta avanti questo progetto, che sono coloro ai quali va il lavoro più ingrato e gli stessi a cui vengono sottratti continuamente fondi. “Mi sono sentito quasi lo stalker dell’Assessore Regionale Stefania Saccardi, e per questo intendo ringraziarla, quando ho tentato di far arrivare, riuscendoci, delle risorse economiche al PCA. Ma tamponare l’emergenza non può essere una vera e propria soluzione, piuttosto è necessario avviare l’approvazione di provvedimenti, anche a livello nazionale, che diano l’opportunità a progetti come questo di decollare e diventare realtà ben strutturate sul territorio, come sindaco avevo già proposto un intervento diretto dell’Azienda Sanitaria, rispetto alle reali necessità del PCA: si era stimato che la struttura non poteva sopravvivere con meno di € 120.000 annui. E’ necessario investire nelle attività sociali – chiosa il Senatore Mallegni – e gli spazi che stiamo ricavando nell’ex-Ospedale Lucchesi devono far comprendere alla cittadinanza che Pietrasanta avrà un’eccellenza, in questo campo, e che tale dovrà rimanere e, non solo, che in futuro andrà ulteriormente finanziata, anche perché il S.E.R.D., così come è stato pensato dalla legge regionale e dalla Asl, non ha una grande efficacia e, per queste ragioni, il mio sostegno al PCA non potrà mai venir meno.” Altro tema affrontato dal Senatore Mallegni è stato quello della certezza della pena. “Vi è la forte necessità, nel nostro paese, di applicare pene esemplari e certe”.

A turno, sono poi intervenuti i candidati sindaci.

Elisa Bartoli, candidata per la Lega – “è doveroso per l’amministrazione comunale coadiuvare coloro che portano avanti egregiamente il PCA, è necessario non perdere il controllo della situazione e l’amministrazione comunale, in questo senso, ha un compito fondamentale perché, nonostante l’azione di contrasto del PCA con il supporto medico e farmacologico, deve riuscire a garantire che questi progetti si svolgano, ad esempio, in una sede idonea, individuando delle strutture adeguate e intervenendo con un progetto mirato, per quanto riguarda la sicurezza.”

Ettore Neri candidato del Centrosinistra (PD) – “come amministratore ho sempre cercato di promuovere stili di vita sani e già in merito al consumo di alcool avevo dato impulso a campagne di consumo consapevole, durante le mie esperienze precedenti, perché tutti sappiamo quanto la prevenzione possa incidere sui costi del sistema sanitario, inoltre è necessario attuare, con determinazione, l’integrazione territoriale, vale a dire, mettere insieme tutte le azioni delle amministrazioni della Versilia con le azioni sanitarie e socio-sanitarie della Asl, è un percorso che alcuni comuni hanno voluto interrompere nella forma della Società della Salute, personalmente non ero d’accordo, ma adesso è necessario trovare un nuovo modello di gestione di questi servizi socio-sanitari. Se si procede all’integrazione, il PCA riceverà risorse almeno da quei comuni che sono interessati ai suoi servizi, magari non in forma diretta ma dal fondo regionale per l’assistenza sociale. Chi amministra deve sapere che il sociale non è un peso in termini economici, ma un investimento per il futuro della comunità.” In un secondo intervento, Ettore Neri, chiede che tra gli interlocutori del PCA, venga considerata, oltre alle Amministrazioni Comunali della Versilia e alla Asl, anche la Conferenza dei Sindaci, proprio in virtù del fatto che gli utenti del PCA provengono da diversi comuni della Versilia.

Daniele Mazzoni della lista ‘SiAmo Pietrasanta’. Mazzoni esordisce elogiando il lavoro svolto da Lora Santini, Assessore al Sociale dell’amministrazione uscente affermando, con umiltà, che ha acquisito da lei tutte le nozioni necessarie per comprendere a fondo il lavoro svolto dal PCA, per quanto riguarda le dipendenze. “Ho avuto modo di appurare che gli utenti provengono da tutti i comuni versiliesi e non solo, si parla di Forte dei Marmi, Seravezza, Massa, inoltre, se questi ragazzi non vengono aiutati, seguiti nel loro percorso di recupero, li troveremo per le strade, abbandonati a loro stessi, magari a delinquere, vittime di spacciatori senza scrupoli, che approfitteranno della loro vulnerabilità. Per quanto riguarda le risorse, durante il nostro mandato abbiamo sempre approvato il bilancio, nel mese di dicembre e, se durante l’approvazione esisteva una voce dedicata al PCA, a quel punto si aveva la certezza che durante l’anno l’amministrazione avrebbe destinato le risorse a quella determinata voce, se lo si fa con la variazione di bilancio, invece, si sopravvive nell’incertezza. Per ciò che concerne la sede, sempre durante la precedente amministrazione, abbiamo stabilito che era più opportuno non sceglierne una che fosse troppo esposta, per una questione di privacy.  Chiunque affronti un problema di dipendenza, forse, è meno propenso a rivolgersi ad un centro situato in un luogo troppo frequentato, inoltre, i locali consentiranno di rimettere in funzione il servizio mensa. Altra cosa fondamentale sarà valorizzare e riproporre le borse lavoro, come tappa del percorso terapeutico. Al di là delle bandiere, oggi, un sindaco deve contrastare i gravi fenomeni quali la la privatizzazione della sanità pubblica, dello smaltimento dei rifiuti e di tutti quei servizi utili ai cittadini, battaglie che noi abbiamo portato avanti alacremente e con grande serietà, pur essendo stati definiti, da sempre, argomenti più cari alla sinistra”.

Marco Dati candidato con la lista ‘Sinistra per Pietrasanta’- “non avendo esperienze amministrative da portare come esempio nel mio bagaglio personale, posso attingere soltanto a quelle con cui sono entrato in contatto, riguardanti la materia di cui stiamo discutendo, durante lo svolgimento della mia professione legale. Con oggi mi sono chiarito molti dubbi e ho compreso molti aspetti di questo progetto che ancora non mi erano del tutto chiari e probabilmente ancora dovrò approfondire ma ho potuto rilevare che il problema c’è, è tangibile e cercheremo, insieme, di rifarci ai valori della sinistra, di quella che c’era ‘prima del diluvio’, per poter dare delle risposte adeguate.”

Alberto Giovannetti candidato Centrodestra (FI) – “la tossicodipendenza rappresenta un problema non solo per chi ne è vittima, ma per tutta la famiglia e per l’intera comunità, per questo tipo di emergenze non si tratta di fare propaganda politica o di schieramenti, qui si tratta di usare il buon senso e trovare delle soluzioni attuabili con le risorse che abbiamo a disposizione ed eventualmente poter essere in grado di pretendere di più. A livello locale, l’Amministrazione uscente si è impegnata molto, su questo non vi è dubbio alcuno” Alberto Giovannetti ha chiesto al Presidente del PCA, Luca Bonci, di essere più puntuale nel quantificare le richieste economiche necessarie al finanziamento del PCA, affinché si possa ottenere un impegno concreto da parte dei candidati che dovranno garantire sicurezza al PCA e non solo, la dovranno garantire a tutti quei soggetti che svolgono, come il PCA, servizi di fondamentale importanza, per i cittadini, sul nostro territorio.

Nicola Briganti candidato per il M5S – “ Il Movimento 5Stelle ha presentato, a livello nazionale, una proposta di legge sulla legalizzazione delle droghe leggere per contrastare chi lucra sulle attività di spaccio, come la criminalità organizzata, bisogna anche riuscire a dare una svolta culturale al concetto di dipendenza, che non è legata solo al mondo delle droghe, anche l’alcool crea dipendenza ma al soggetto che ne abusa non è riservato lo stesso trattamento di svalutazione. Bisognerebbe indurre ad una riflessione culturale e non vedere più il tossicodipendente come un soggetto da isolare e per questo la nostra visione è quella della depenalizzazione dei reati legati all’uso di queste droghe, ciò libererebbe l’affollamento dei tribunali, se pensiamo solo a quante persone ci sono in attesa di giudizio, inoltre, gli stili di vita che poi tiene il tossicodipendente isolato si ripercuotono negativamente sulla comunità e non solo su lui stesso, quindi, è necessaria una vera e propria svolta culturale affinchè ci possa essere un reinserimento del tossicodipendente all’interno della società, per cui importantissime le borse lavoro, la mensa, e spazi di aggregazione che all’ex-Ospedale Lucchesi possono essere trovati agilmente e questi spazi dovranno essere adeguatamente sorvegliati dal momento che, dove ci sono malati di dipendenza, vi è terreno fertile per i delinquenti che vogliono vendere il loro veleno.”

Per informazioni sul PCA e per chiunque abbia necessità di rivolgersi a questo servizio: Url www.sims.it  tel. 0584/72600 NANDO MELILLO

 

 

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