“Nel romanzo “1984” di George Orwell, il Grande Fratello adopera tre slogan per la propaganda: “La pace è guerra”, “L’ignoranza è forza”, “La libertà è schiavitù”.

A Forte dei Marmi, nel 2018, per il settore della Satira vale lo stesso concetto: smantellamento è potenziamento”.

Lo scrive il Segretario del Partito Democratico di Forte dei Marmi, Simone Tonini.

“Il Museo della Satira e della Caricatura, con un patrimonio composto di migliaia di opere, manoscritti, disegni (alcuni dei quali risalenti al 1800), rappresenta un valore inestimabile per la nostra comunità.

Ad oggi non ha una sede, nel disinteresse delle istituzioni comunali che, finora, non hanno fatto conoscere le proprie idee sul suo destino futuro ma hanno pensato solo a chiuderlo.

Da tanto tempo si parla di rendere Forte dei Marmi una località in grado di fare turismo per dodici mesi: sforzi di programmazione in tal senso ne sono stati fatti, in questi ultimi anni.

Una cosa l’abbiamo capita, in questo primo periodo di amministrazione Murzi: la cosiddetta destagionalizzazione non interessa, proprio perché non esiste progettualità, non c’è promozione e tutto appare improvvisato ed estemporaneo. Ciò che finora è stato fatto è frutto del lavoro dell’amministrazione precedente, come il calendario degli eventi natalizi, il bando per le fiere e mercatini, il bando sulle sponsorizzazioni, gli spettacoli per bambini in inverno, i concerti estivi di Villa Bertelli  che Murzi, in campagna elettorale, diceva, oltretutto, di voler eliminare.

Non c’è traccia di manifestazioni nuove e neppure  di promozione per quello che si fa, tanto è vero che nei confronti di “Buy Tuscany on the Road” l’amministrazione comunale non ha mosso un dito e il ruolo centrale l’ha avuto la Regione Toscana su input di Federalberghi Toscana.

La cartina di tornasole del voler concentrare tutto sui due mesi della stagione estiva (cosa ovvia e facile perché le presenze sono garantite dai flussi sicuri di questo periodo) è lo spostamento del Premio Satira Politica da settembre a luglio.

Infatti mantenere la manifestazione a settembre, come stimolo a programmare oltre i canonici mesi estivi, avrebbe richiesto una capacità organizzativa da parte dell’amministrazione comunale che, a quanto pare, è completamente assente. Ci sarebbe stato bisogno, dobbiamo dirlo, anche di un interesse da parte delle categorie economiche verso una progettualità di questo tipo che, pure, era richiesta a gran voce in passato e che durante la passata amministrazione ci si è sforzati di perseguire.

D’altra parte anche il Museo della Satira e della Caricatura, funzionante e propositivo, oltre che un importante impatto culturale, può avere anche una sostanziale valenza turistica; e se nomi di rilievo, come quello di Benigni, ritornano a Forte dei Marmi dopo tanti anni, questo lo si deve alla storia del Premio Satira, alle professionalità che vi hanno lavorato, all’alto livello culturale che ha sempre avuto la manifestazione.

Al vicesindaco Graziella Polacci chiediamo quindi di voler esporre le sue idee riguardo al futuro del Museo della Satira e della Caricatura per capire se Forte dei Marmi dovrà privarsi definitivamente di uno dei tratti distintivi della sua storia culturale”.

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