LABottega di Pietrasanta è lieta di presentare The Phenomenon of Life, la prima mostra tributo dedicata a Romano Cagnoni, uno dei fotoreporter più importanti del Ventesimo secolo, scomparso a gennaio di quest’anno.

L’esposizione, a cura di Benedetta Donato e Serena Del Soldato, vuole ripercorrere, con uno sguardo inedito, l’esperienza professionale e umana dell’autore che si definiva “Fotografo Totale”.

Come ha dichiarato più volte Cagnoni: «La Fotografia Totale racconta la storia dell’uomo, il rapporto con se stesso, con il prossimo e la società in cui vive».

In questa narrazione, la vasta opera realizzata dal fotografo, viene proposta attraverso un’attenta selezione, che lungi dal pretendere di essere esaustiva, è finalizzata ad offrire una lettura incentrata su uno degli aspetti considerati tra i più significativi, per comprendere la produzione del fotografo. Si tratta di quella tensione e di quell’atteggiamento mantenuto da Romano Cagnoni nel ricercare, in ogni evento drammatico da egli ripreso, la visione oltre la realtà di ciò che gli si presentava davanti. Rimanendo fedele al genere del fotogiornalismo, di cui ha sempre condiviso l’importanza fondamentale dell’immagine nell’informazione, per l’innegabile impatto che essa riesce a restituire, il suo obiettivo si è sempre focalizzato sull’esistenza che sceglieva di raccontare.

Seguendo l’attitudine dell’autore, in mostra verrà esposta una selezione di fotografie accompagnate dai provini a contatto. Oltre alla rappresentazione del percorso di selezione operato dall’autore, attraverso l’esposizione dei provini a contatto, sarà possibile individuare i momenti che hanno caratterizzato situazioni ancora sconosciute, aneddoti visivi meno diffusi, alla ricerca di un’immagine in particolare che inviti alla riflessione e alla presa di coscienza.

L’allestimento ideato mira a far conoscere e comprendere ancora più da vicino l’opera di Romano Cagnoni, noto per immagini oramai entrate a far parte della nostra memoria collettiva, come ad esempio le fotografie realizzate in Biafra durante la guerra civile in Nigeria, il ritratto del Presidente Ho Chi Minh in Nord Vietnam o in Nuova Guinea, di cui si ricorda immediatamente la poesia della ragazza incinta che cammina su una palafitta.

Non c’è fotografia che non racconti la sua verità , perchè frutto di un attento percorso di scelta, mosso da grande vivacità e immaginazione, lontano da qualunque retorica, alimentato dalla rara capacità di visione e dalla ricerca dell’immagine che desti meraviglia… Di quelle fotografie che sappiano raccontare messaggi precisi, capaci di connettersi direttamente al fenomeno della vita.

Romano Cagnoni – Nota Biografica

Fotografo riconosciuto a livello internazionale come uno dei più rappresentativi del ventesimo secolo, fu lo scrittore Harold Evans, già editore del Sunday Times, ad inserirlo tra i più grandi, nel suo libro Pictures on a Page, insieme a Don McCullin, Eugene Smith e Cartier-Bresson.

Famoso per i lavori di documentazione di guerre e conflitti in ogni parte del mondo, le sue fotografie che raccontano la condizione umana in aree di crisi sono finite spesso sulle prime pagine dei giornali e sulle copertine dei più importanti magazines europei e statunitensi, come Life, Stern, Observer, Paris Match, Times, Newsweek, Sunday Times, Epoca e L’Espresso.

Nativo di Pietrasanta, cominciò qui a guadagnarsi il pane come fotografo, tra le spiagge e gli studi di scultura, per poi trasferirsi a Londra nel 1958. Nella capitale britannica, base per più di trent’anni, la sua carriera di fotogiornalista ha avuto un impulso significativo dopo l’incontro con Simon Guttmann, il mentore di Robert Capa, con cui nacque una collaborazione intensa. Fotografò la campagna elettorale di Harold Wilson, futuro primo ministro per il partito laburista, i funerali di Winston Churchill, meritandosi un successo e una stima che lo portarono a diventare un referente di fiducia delle maggiori testate del momento. Primo fotografo occidentale indipendente ad essere ammesso nel Vietnam del Nord durante la guerra insieme a James Cameron, riesce a convincere Ho Chi-Minh a farsi fotografare guadagnandosi la copertina di Life Magazine.

Durante la guerra civile in Nigeria segue il conflitto nel Biafra e anche qui ha modo di produrre reportage potenti che saranno pubblicati ovunque e gli procureranno il premio Overseas Press Award.

Con lo scrittore Graham Greene documenta il Cile di Allende, poi il ritorno di Peron in Argentina, il conflitto in Israele, l’Irlanda del nord, l’Afghanistan, non c’è luogo di furore umano in cui non sia stato coinvolto profondamente per raccontare storie viste dal di dentro, sempre con grande umanità.

Molti reportage li svolge pericolosamente, da clandestino, come a Dakka chiusa ai giornalisti durante la guerra del Bangladesh, in Afghanistan durante l’occupazione russa e in Polonia nel 1981, dove fotografa di nascosto gli inavvicinabili soldati dell’Armata Rossa.

La guerra nella ex Jugoslavia la affronta con il banco ottico per mostrare le conseguenze nel territorio martoriato, e partirà per la Cecenia, nel 1995, con l’idea folle di installare uno studio di posa a Grozny per fare il ritratto dei guerriglieri che si oppongono all’armata sovietica e, naturalmente, ci riuscirà.

Tornato nella sua Toscana, si dedica a produzioni più tranquille, ma ogni tanto continua a sentire il richiamo della Storia. Nel 2015, con il Medio Oriente che si incendia sempre più, insieme a sua moglie Patricia parte per Kobane, la città siriana occupata dall’Isis e appena liberata.

Romano Cagnoni ha realizzato nella sua carriera 50 mostre personali, ha ricevuto molti premi e pubblicato 16 libri. Scompare il 30 gennaio 2018.

Dove: LABottega – Marina di Pietrasanta (Lucca) – viale Apua, 188

Quando: dal 17 Giugno al 2 Settembre 2018

Inaugurazione: sabato 16 Giugno 2018, ore 18:00

Orari : 17:30 – 22:30 – chiuso martedì – Ingresso libero

Info: www.labottegalab.com – [email protected] – tel.058422502 /mob. 3496063597

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