Era da tempo residente a Montecatini, ed era nel contempo oggetto delle investigazioni delle autorità di polizia argentine per tratta di esseri umani finalizzata allo sfruttamento della prostituzione.
L’uomo, 63 anni, di origini catanesi, è stato arrestato dai militari del Norm di Montecatini terme, su segnalazione del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia della Direzione centrale della polizia criminale di Roma, a sua volta attivato dall’ufficio Interpol di Buenos Aires.
Le accuse formulate dalla autorità argentine sono molto gravi. Il 63enne è considerato un elemento di spicco di una banda formata da italiani ed argentini dedita al reclutamento di giovani donne in Argentina, avvicinate con la promessa di un lavoro in Italia come “accompagnatrici” in vari bar del territorio nazionale, ma che in realtà venivano fatte prostituire con i clienti di locali di intrattenimento, con il pretesto di dover rifondere le spese di viaggio e di pernottamento e con la falsa promessa che tutto ciò si sarebbe concluso dopo la cancellazione del debito. Il compito dell’arrestato, che secondo quanto accertato dalle autorità argentine, avrebbe percepito una percentuale per ogni vittima della tratta, sarebbe stato quello di controllare che le giovani donne si prostituissero con regolarità e che fosse evitato ogni tentativo di comunicazione con l’esterno che potesse pregiudicare le illecite finalità del gruppo criminale. Le indagini avrebbero accertato il coinvolgimento di almeno quattro vittime trasferite dall’Argentina all’Italia.
Non sono al momento emersi elementi di riferimento delle attività criminali dell’arrestato con il territorio della Valdinevole, ove era da tempo residente.
Il 63enne è stato rinchiuso nel carcere di Pistoia a disposizione della Corte d’Appello di Firenze, in attesa che venga perfezionato l’iter per l’estradizione richiesta dalle autorità argentine