“Leggiamo le dichiarazioni di Giovannetti (o chi per lui) e possiamo ribattere solo con una domanda: ma da che pulpito?”

La replica al candidato del centro destra arriva da Antonio Orsucci, segretario del Pd di Pietrasanta:

“Al termine del voto del 10 giugno, il candidato sindaco Mazzoni e la sua lista civica, esclusi dal ballottaggio, ma con un importante risultato elettorale, afferma di non cercare “accordicchi”, ma di essere pronto a dialogare per un apparentamento, che gli avrebbe garantito di portare in Consiglio Comunale, oltre allo stesso Mazzoni, anche altri due consiglieri, in modo da dare rappresentatività al programma di “SiAmo Pietrasanta”.

Giovannetti ha chiuso la porta, mentre Ettore Neri si è detto disponibile al dialogo, come è giusto che faccia chi si candida a guidare una città con l’obiettivo dell’interesse generale e non di qualcuno in particolare. Il dialogo non è andato a buon fine, ma è stato comunque utile tentare.

In tutta questa vicenda, Ettore Neri e il centrosinistra non sono venuti meno alla coerenza del proprio programma e dei propri principi, semmai sono altri a dover dare spiegazioni delle proprie scelte, dopo aver passato mesi su fronti opposti, sfociando talvolta nelle offese reciproche e facendo a gara a chi rinnegava più provvedimenti della scorsa amministrazione (dal piano della sosta, alla raccolta del verde, fino alla vendita della fascia di arenile destinata a parcheggi degli stabilimenti balneari).

Il Partito Democratico di Pietrasanta rispetta tutti gli elettori e parla a tutti i cittadini, non è nostra abitudine catalogare in buoni e cattivi a seconda delle scelte politiche, in questo sono più bravi altri. Crediamo altresì che sia nostro dovere evidenziare che c’è qualcosa di strano, se qualche giorno prima si cercano apparentamenti per portare tre consiglieri e poi si scende a patti per un accord(icchi)o che al più potrebbe vedere, in caso di vittoria del centrodestra, un consigliere di minoranza entrare di fatto nelle fila della maggioranza.

Perciò non accettiamo lezioni morali da Giovannetti, lui sì che ha rinnegato i propri valori per una candidatura. Non bastano certo una visita a Sant’Anna o rimuovere due bandiere inneggianti alla X Mas per pulirsi la coscienza e diventare d’improvviso credibili e degni di candidarsi alla guida di una città”.

 

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ultimo aggiornamento: 19-06-2018


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