Fabrizio Miracolo nel cda di Reti Ambiente: “Ringrazio il Sindaco di Viareggio per la nomina nel Consiglio di Amministrazione di ReteAmbiente che si occuperà della gestione integrata dei rifiuti urbani ed assimilati nell’ambito territoriale ottimale “A.T.O. Costa Toscana” e ringrazio i suoi colleghi che hanno condiviso con lui la scelta del cda a 5 e quindi anche del sottoscritto – commenta Miracolo: “La società finalmente si è dotato di un organo di gestione plurale ed è partecipata da 100 comuni delle province di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara. Lavoreremo per portare a compimento l’obiettivo indicato dall’assemblea e cioè la fusione delle aziende conferite e conseguentemente la piena operatività della società Retiambiente.È necessario lavorare instancabilmente per il bene comune, ora solo questo conta”

“Un inspiegabile atto di imperio”. Camaiore, Massarosa, Forte de Marmi e Seravezza stigmatizzano la scelta di istituire il cda a 5 per Reti Ambiente e indicare come membro il presidente di Sea Risorse Fabrizio Miracolo. La scelta non è piaciuta alle amministrazioni.

Questa la nota congiunta:

“I Comuni di Camaiore, Forte dei Marmi, Massarosa e Seravezza hanno partecipato all’assemblea di Reti Ambiente che aveva all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio 2017 e la nomina del nuovo organo amministrativo. Inspiegabilmente si è scelto di adottare come forma di governance il consiglio di amministrazione per una società che, lo ricordiamo, in questo momento non è ancora operativa. Va sottolineato che questi Comuni non sono contrari all’evoluzione ma solo quando Reti Ambiente diventerà operativa, ossia dopo la fusione per incorporazione delle sei aziende satellite. Nei cinque mesi che servono per fare la fusione è più che sufficiente un amministratore unico. Inoltre la scelta del Cda andava debitamente motivata con una delibera che ne spiegasse la necessità, atto che non è stato affiancato alla mera lista dei nomi presentata all’assemblea. I Comuni di Camaiore, Forte dei Marmi, Massarosa e Seravezza  hanno votato a favore del mantenimento del modello dell’amministratore unico fino all’operatività dell’azienda e, successivamente, non hanno partecipato alla votazione sulla lista dei nomi per le cariche di consigliere di amministrazione. Nel consiglio a cinque siederanno quattro tra gli attuali amministratori che arrivano dalle società pubbliche satellite. Il quinto invece (Fabrizio Miracolo, ndr), unico caso, non rappresenterà la Versilia ma Sea Risorse, una società a partecipazione anche privata di cui è presidente. Quest’ultima è subappaltatrice del servizio per conto di Sea Ambiente. Si sarebbe potuto indicare uno degli attuali amministratori delle società interamente pubbliche: Bonaceto (Sea Ambiente) o Ramacciotti (Ersu), al pari di quanto accade per i territori diversi dalla Versilia, invece si è scelto il presidente di una società commerciale che intrattiene rapporti di subappalto con Reti Ambiente.  Un possibile conflitto di interessi : quali interessi tutelerà l’attuale presidente di Sea Risorse nello svolgimento dei suoi ruoli? Quelli di Reti Ambiente, la società che appartiene a tutti i cittadini, o quelli di Sea Risorse che appartiene ad alcuni? Abbiamo chiesto, in sede di assemblea, una verifica in ordine alla eleggibilità dei nomi proposti. Il collegio sindacale ha risposto che non era in grado di verificare la sussistenza dei presupposti di legge per la nomina, perché aveva appreso dei nomi solo poco prima, nel corso dell’Assemblea. Abbiamo dichiarato che non si poteva votare persone (sul presidente di Sea Risorse pende già una contestazione di Anac) di cui non sia valutata preventivamente l’eleggibilità. Si è voluti andare a diritto, senza spiegazioni. Non è così che si fanno gli interessi dei cittadini. A questo punto valuteremo ogni possibile scelta volta a tutelare le nostre comunità”.

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ultimo aggiornamento: 20-06-2018


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