Quasi quattro milioni e mezzo di euro per la messa in sicurezza di quattro plessi scolastici. È il finanziamento che il Comune di Seravezza ha chiesto alla Regione Toscana nell’ambito del piano triennale 2018-2020 varato a sostegno degli interventi straordinari degli enti locali per la ristrutturazione, il miglioramento, la messa in sicurezza, l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico delle scuole. La domanda è partita la settimana scorsa ed entro il mese di settembre se ne dovrebbero conoscere gli esiti. Riguarda la media “Enrico Pea” di Marzocchino per lavori quantificati in circa 1,1 milioni di euro, la scuola d’infanzia “Bruno Munari” di Querceta per 350 mila euro e le primarie “Ermenegildo Frediani” di Seravezza e “Italo Calvino” di Ripa rispettivamente per 2,7 milioni e 210 mila euro. «Come abbiamo sempre sostenuto, la sicurezza è un tema per noi prioritario, in particolare quella degli edifici scolastici», dichiara il sindaco Riccardo Tarabella. «Non a caso uno dei primi atti dell’Amministrazione, nel novembre 2016, è stato quello di commissionare e finanziare con un apposito mutuo da 150 mila euro gli studi di vulnerabilità sismica di tutte le scuole comunali e dei principali edifici pubblici (Municipio, Mediceo, Palazzo Civico di Querceta) e oggi che gli esiti delle prime verifiche sono disponibili ci attiviamo per reperire le risorse per gli interventi che i tecnici indicano come necessari e per aprire una fase di valutazione complessa alla quale seguiranno decisioni ponderate sui tempi e sulle modalità di intervento oltre che sull’utilizzo stesso degli ambiti scolastici».

Il quadro progettuale di massima per l’adeguamento sismico dei quattro plessi è stato licenziato nei giorni scorsi dal responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale ingegner Roberto Orsini sulla base delle relazioni depositate dai professionisti incaricati dall’Amministrazione Comunale. La Giunta Municipale ha approvato il pacchetto dei lavori nell’ultima seduta. Per la primaria di Ripa, costruita nel 1954, e l’asilo di Querceta, realizzato nel 1982, il piano di adeguamento non è particolarmente oneroso né complesso. La “Italo Calvino” necessita essenzialmente del rifacimento della copertura; la “Munari” di un generale irrigidimento delle strutture portanti. Decisamente più costosi, anche per le dimensioni dell’edificio, i lavori da realizzare alla scuola media “Pea”, stabile costruito a cavallo degli anni Settanta e Ottanta con l’impiego di strutture prefabbricate: in questo caso sarà necessario ‘solidarizzare’ gli elementi base della costruzione (fondazioni, pilastri, travi) e dare maggiore rigidità all’edificio nel suo complesso. Le opere previste alla “Pea” riguardano solo il corpo aule perché per la palestra e per l’auditorium si attendono ancora gli esiti degli studi di vulnerabilità.
L’intervento più impegnativo riguarderà tuttavia la scuola primaria di Seravezza, l’edificio più antico fra i quattro, carente non solo sotto il profilo della tenuta sismica ma anche della resistenza ai carichi verticali. I tecnici stimano un impegno di oltre 2,7 milioni di euro per una globale revisione del fabbricato principale così come della palestra.

«Sul tema della vulnerabilità sismica la situazione di Seravezza non è molto diversa da quella della stragrande maggioranza dei Comuni italiani, determinata da un lato dalla generale vetustà degli edifici scolastici e dall’altro da una normativa che di anno in anno si fa più stringente, come dimostra l’entrata in vigore, lo scorso mese di marzo, delle Norme Tecniche sulle Costruzioni 2018 che obbligano gli enti a compiere tutta una serie di verifiche di sicurezza aggiuntive nel momento in cui mettono mano agli studi di vulnerabilità sismica», spiega l’assessore al Patrimonio e ai Lavori Pubblici Giuliano Bartelletti. «Nel nostro caso pesa anche il fatto di essere stati classificati “zona sismica di categoria 3” soltanto nel 2005: sono rarissimi i casi di costruzioni pubbliche o private realizzate con criteri antisismici prima di tale data. Tuttavia, come ribadito dal sindaco, la questione sicurezza è prioritaria e va affrontata con risposte globali, non limitate ai Lavori Pubblici ma che interessano anche i settori della Pubblica Istruzione e dell’Urbanistica. Si impone una riflessione generale che abbiamo già avviato».

Nelle prossime settimane sono attesi gli esiti delle verifiche di vulnerabilità sismica condotte sugli altri edifici indicati dall’Amministrazione Comunale, ovvero le scuole d’infanzia “Delâtre” di Seravezza, “Carlo Collodi” di Marzocchino e “Salvatori” di Basati, le primarie “Don Milani” di Marzocchino e “Rodari” del Frasso, la palestra e l’auditorium della “Pea”, oltre al Municipio, al Palazzo Mediceo e al Palazzo Civico di Querceta.

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