“Ho letto con molto stupore e disappunto le dichiarazioni del Parroco di San Paolino Don Franco Raffaelli ed i contenuti riportati dalla stampa in ordine ad un documento che sarebbe stato sottoscritto dalle chiese unite di Viareggio, non solo quella cattolica ma anche quella valdese e ortodossa-rumena”.

Lo afferma in una nota il consigliere Massimiliano Baldini:

“In primo luogo per i toni, accesi, taglienti, radicali, che sono quelli che spesso ascolto, nelle fila dei partiti da chi fa propaganda militante di parte in campagna elettorale e che non si addicono certo ai rappresentanti del mondo religioso i quali, rivolgendo il loro messaggio alle intere comunità dove svolgono il loro ufficio, dovrebbero dimostrare grande equilibrio ed evitare di schierarsi politicamente perdendo così di credibilità agli occhi dei fedeli.
In secondo luogo perchè questi preti dimostrano di essere anni luce lontani dal disagio profondo che i cittadini, le famiglie, i lavoratori, provano ogni giorno a causa del livello di insicurezza al quale si è giunti, anche nella nostra città, per responsabilità di una immigrazione indiscriminata ed incontrollata.
Si tenga in considerazione piuttosto e prioritariamente la crisi economica che colpisce gli Italiani, i nostri concittadini, senza lavoro, senza casa, con figli piccoli, spesso separati, divisi e che necessitano di essere aiutati, anche dalle istituzioni ecclesiastiche, prima degli immigrati irregolari, prima dei clandestini.
Prima di parlare in questo modo, consiglio al Parroco di San Paolino di farsi quattro passi fino alla Stazione, in Pineta di Ponente, al mercato, sul viale Europa, a Torre del Lago e farsi raccontare le esperienze di chi è stato rapinato, di chi è stato picchiato, derubato, palpeggiato o struprato e di chi ha timore per i figli quando escono di casa perchè si spaccia ovunque, perchè c’è violenza ovunque. Crimini compiuti nella stragrande maggioranza dei casi da extracomunitari e comunque aumentati a dismisura dalla loro presenza.
Al contrario di quanto afferma Don Franco Raffaelli, personalmente ho riscontrato fra tanti amici che frequentano regolarmente le chiese e vivono con impegno all’interno delle nostre Parrocchie, un forte apprezzamento per l’atteggiamento assunto dal nuovo Governo, dal nostro Ministro dell’Interno Matteo Salvini, finalmente fermo ad impedire che la presenza di extracomunitari fuori controllo, in Italia, si aggravi ulteriormente, minando i valori e la convivenza pacifica delle nostre comunità.
Purtroppo non è la prima volta che vedo alcuni rappresentanti del mondo cattolico – il caso di Don Biancalani a Pistoia è, ad esempio, fra i più eclatanti – utilizzare il loro pulpito per fare attività politica come se fossero iscritti ad un partito, assumendo le vesti del militante, del leader politico.
Perchè lo fanno ? Quali sono gli interessi ? Che c’entro tutto questo con l’ufficio del sacerdote ?
Non solo non condivido le affermazioni che sono state raccolte nel documento, peraltro prive di riscontro reale, ma chiedo a questi parroci di allocare il loro impegno, le loro energie su temi che preoccupano le nostre comunità: penso alla crisi delle famiglie, alle separazioni causate dalle carenze economiche che disgragano i nuclei e allontanano genitori e figli, alla ludopatia, alle dipendenze in genere che colpiscono i più giovani ma anche alla difesa dei nostri valori cristiani contro l’uso strumentale e violento che di certe religioni fanno gli estremisti”.

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massimiliano baldini viareggio

ultimo aggiornamento: 04-07-2018


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