La Corte d’Appello conferma: il contributo di bonifica è legittimo e va pagato.
Con sentenza 1128 la Corte d’Appello di Firenze ha infatti respinto per inammissibilità e infondatezza l’appello proposto da 49 cittadini, tutti proprietari di immobili nel comprensorio del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, che lamentavano la legittimità nei loro confronti del contributo di bonifica asserendo che i loro immobili, non ricevendo alcun “concreto vantaggio” dalle opere del Consorzio, ne dovessero essere esenti.
Le risultanze istruttorie hanno però dimostrato che tali immobili ricavano senza dubbio vantaggi dalle opere di bonifica svolte dal Consorzio sul comprensorio.
Come ha sottolineato infatti la Corte d’Appello, basta pensare alle opere inerenti alla manutenzione e gestione del “reticolo idraulico” e alle correlate attività di difesa e gestione dei rischi idraulici provocati dalla pioggia, per capire che tali vantaggi sono a beneficio di tutta la zona su cui l’ente consortile opera. Si tratta infatti di vantaggi “generali” e cioè “inerenti ai più immobili in relazione alla zona di bacino di competenza del consorzio”, e che proprio per tale ragione costituiscono presupposto del dovuto contributo di bonifica.
“Una vittoria questa – dice il presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi – che dimostra quanto sia importante e indispensabile l’opera svolta dall’Ente consortile sul territorio. E’ infatti proprio grazie al contributo di bonifica che riusciamo a garantire una difesa idraulica efficiente, con le opere di prevenzione sul reticolo del territorio: ancora più preziose, alla luce dei cambiamenti climatici che anche la nostra terra sta affrontando”.

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ultimo aggiornamento: 06-07-2018


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