«Impurezze» dovute a contaminazioni da N-nitrosodimetilamina (NDMA), classificata come «probabilmente cancerogena», in 748 lotti di farmaci a base di Valsartan, principio attivo utilizzato per curare ipertensione, insufficienza cardiaca e post-infartuati: di quei farmaci Aifa – come le altre agenzie del farmaco europee – ha disposto il ritiro il 5 luglio scorso, e fin qui tutto bene. Ma: «Peccato però che alcuni dei farmaci probabilmente contaminati abbiano scadenza 2018, il che implica che siano stati prodotti dai due ai cinque anni fa e plausibilmente ci sarà chi nel frattempo li ha assunti». L’osservazione arriva dal Capogruppo di Forza Italia Maurizio Marchetti, che adesso chiede lumi sulla situazione in Toscana attraverso un question time a cui la giunta regionale dovrà rispondere nel corso della prossima seduta dell’Assemblea toscana.

L’interrogazione a risposta orale di casa azzurra domanda alla Regione di fare il punto sugli aspetti toscani di una vicenda che – nata sostanzialmente in Cina dove si è registrata la contaminazione, nello stabilimento di una ditta farmaceutica a Chuannan, Duqiao, Linai, nella provincia del Zhejiang – interessa però potenzialmente anche platee di pazienti alle nostre latitudini: «Non intendo suscitare più allarme di quanto già non ce ne sia tra i cittadini in cura con farmaci a base di Valsartan o combinati – spiega Marchetti – ma anzi intendo fugare le paure attraverso maggior chiarezza da parte della giunta».

Alla Regione Marchetti domanda di spiegare in aula se, «in seguito alla disposizione di Aifa del ritiro dei lotti incriminati in commercio abbia preso iniziative informative utili ai pazienti, alle farmacie ai medici di base e ai sanitari ospedalieri», «quali altre azioni prescrittive intende diffondere ai medici che hanno in cura pazienti con ipertensione, insufficienza cardiaca o che hanno subito un infarto»,  «quali azioni intende intraprendere con le case farmaceutiche presenti nell’elenco diffuso da Aifa, in particolar modo con quelle aventi sede Toscana», «quanti siano stimati essere i pazienti curati in Toscana nel 2017 col principio attivo valsartan» e «quante le confezioni dei farmaci a base di valsartan vendute presso le farmacie» nonché «quelle a distribuzione ospedaliera in Toscana nel 2017 (suddivise per casa farmaceutica)».

«Ho scelto la risposta in aula durante la seduta – conclude Marchetti – perché sono convinto che solo nella consapevolezza ci possa essere serenità. E per curarsi bene bisogna essere tranquilli».

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